Il termine 'carriera' potrebbe diventare un vocabolo sempre più usato dagli insegnanti alla luce delle novità che filtrano, ormai quotidianamente, dal Ministero dell'Istruzione. Cominciano a trovare la loro validissima giustificazione le parole del sottosegretario del Miur, Roberto Reggi che aveva parlato, nella sua ormai celebre intervista di inizio luglio a 'Repubblica' di una carriera che si sarebbe articolata in base alla professionalità dei docenti come frutto della loro formazione personale.

Come cambieranno i ruoli e gli incarichi dei docenti?

Ecco le nuove linee di azione che dovrebbero essere adottate a partire dal prossimo anno scolastico dal Miur.



Miur, scuola, nuovi ruoli per gli insegnanti: il docente ordinario, esperto e senior

In realtà, non si tratta di una novità in assoluto, perchè gli insegnanti più attenti ricorderanno come sia stata già proposta in passato, senza trovare poi applicazione pratica. Potremmo ritrovarci di fronte, ben presto, ai termini 'docente ordinario', 'docente esperto' e docente senior'. Quali saranno i compiti di ognuno di questi ruoli?

Al docente ordinario verrà affidato esclusivamente il compito relativo all'insegnamento; al docente esperto verrà chiesto di occuparsi di progettazione didattica, di bisogni educativi speciali, di tutto ciò che riguarda le nuove tecnologie, di comunicazione, di intercultura, di orientamento valutazione, di sicurezza ecc ...; al docente senior verranno affidati i compiti connessi alla formazione iniziale e all'aggiornamento dei docenti della Scuola


Miur, scuola, docente senior esonerato dall'insegnamento?

C'è un aspetto importantissimo che va messo in rilievo: per il docente senior potrebbe subentrare la possibilità dell'esonero dall'insegnamento, proprio al fine di garantire il miglior svolgimento delle proprie funzioni; per il docente esperto, invece, tutte le attività extra che verranno richieste comporteranno un aumento delle ore di servizio oltre al consueto 'frontale didattico' delle 18 ore settimanali. 
Nota finale importante: naturalmente, ad ogni nuova qualifica corrisponderà un aumento di stipendio che sarà quantificato nelle prossime settimane e che, forse, non mancherà di sollevare un altro polverone di polemiche.