La presentazione del rapporto Invalsi ha offerto la possibilità per il ministro Stefania Giannini di fare il punto della situazione su diversi argomenti di attualità che riguardano il mondo della Scuola. Il numero uno del Miur ha parlato di processo di autovalutazione, dello scottante problema dei circa 4000 insegnanti 'quota 96' che stanno aspettando con ansia un 'sì' per andare finalmente in pensione nel prossimo mese di settembre ed anche della riforma della scuola che finirà, con tutta probabilità, sul tavolo del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, la prossima settimana. 


Miur, scuola, ministro Giannini sul test Invalsi: 'Si parte a settembre'

Il regolamento del test Invalsi verrà applicato in tutte le scuole a partire dal prossimo mese di settembre e servirà per comprendere quelli che sono i punti di forza e le debolezze del sistema di istruzione in modo da valorizzare gli aspetti positivi riscontrati e di correggere con appositi interventi ciò che invece non funziona. Il ministro Giannini, inoltre, ha parlato di un terzo pilastro, l'ispezione, ma occorrerà prima valutare le risorse che il governo potrà mettere a disposizione.
Il responsabile del Miur ha affermato che, se avesse avuto l'opportunità in prima persona di poter scegliere, avrebbe preferito prima formare rigorosamente i docenti in merito a questo argomento e solo successivamente far partire il processo di autovalutazione.


Miur, scuola, ministro Giannini: 'Impegno per i quota 96, questione urgente'

Sul tema dei 'quota 96', invece, il ministro Giannini ha affermato che una soluzione per la scottante questione potrebbe essere inclusa nel decreto legge che ospiterà una parte del pacchetto scuola sul quale già da alcune settimane si sta lavorando presso il Miur. L'obiettivo, ha precisato il ministro, è risolvere le questioni urgenti: successivamente si potrà fare una riflessione più ampia sulla formazione degli insegnanti. Prima si risolve la faccenda dei 'quota 96', prima si potrebbe attuare quel processo di ricambio generazionale che porterebbe all'assunzione di circa 4000 giovani.
Poche parole stringate sul tema della riforma della scuola ed in particolar modo sulla questione dell'aumento delle ore settimanali dei docenti. Il ministro Giannini ha soltanto detto, quasi a voler scacciare ogni polemica sulle dichiarazioni degli ultimi giorni del sottosegretario Reggi,  che questa ipotesi 'non è un tema in agenda".