E' un'estate calda per la Scuola italiana, caratterizzata soprattutto dalle proposte di cambiamento che hanno fatto discutere gli insegnanti di ogni ordine e grado: i sindacati si sono già mobilitati e non esiteranno a contestare qualsiasi provvedimento che possa danneggiare ancor di più il mondo dell'istruzione. Si è dato ampio risalto nelle ultime settimane alle proteste social (e non solo) dei docenti, ma anche gli studenti si stanno organizzando per contestare alcune misure che potrebbero essere introdotte nel prossimo futuro.
Da che parte tirano i 'venti di protesta' degli studenti? Che cosa stanno organizzando contro il Miur?
Il NO degli studenti sarà annunciato in maniera eclatante attraverso una manifestazione di carattere nazionale che è già stata programmata per il prossimo 10 ottobre, una data che sembra aver messo d'accordo le principali associazioni studentesche. 


La 'Rete degli studenti medi' e l'Unione degli Studenti hanno deciso di fare veramente sul serio perchè la minaccia è quella di bloccare il Paese e di voler aprire una nuova fase di mobilitazione che voglia dare un chiaro messaggio a tutti. 

Il coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti, Danilo Lampis ha chiaramente annunciato che gli studenti d'Italia sono stanchi delle solite promesse che vengono mantenute solo in una piccolissima parte.

L'intenzione sarà quella di riempire le piazze per chiedere un'istruzione libera e gratuita ed opporsi alle linee di programma del Governo che non tiene minimamente conto delle risorse economiche necessarie per le riforme.

Sono diverse le cose che non piacciono agli studenti come per esempio l'aumento delle spese per continuare a studiare (dai libri di testo ai trasporti), la dispersione scolastica, frutto anche del fatto di come i giovani non credano più nella scuola come fondamento per il proprio futuro professionale e lavorativo.
Dopo la manifestazione del 10 ottobre, l'Unione degli Studenti ha intenzione di replicare anche il 14 novembre, con un fronte di opposizione ancora più ampio.