In programma per oggi alla Camera la votazione dell'emendamento sui Quota 96, coloro che del comparto Scuola dovrebbero accedere alla pensione a partire dal 1 settembre 2014. L'emendamento che oggi dovrebbe essere votato alla Camera è compreso tra altri 1830 che mirano alla riforma della pubblica amministrazione e che va a salvaguardare una categoria di cui la legge Fornero non ha saputo tenere debitamente conto.

I quota 96, coloro che già alla fine del 2011 avevano maturato i requisiti per accedere al pensionamento secondo la precedente legge, avrebbero dovuto accedere alla pensione alla fine dell'anno scolastico, quindi a settembre 2012.

Sono passati due anni, dopo numerose proteste sembra essere arrivato finalmente il momento per loro di sapere quale sarà il destino che li attende. A pronunciarsi in proposito, qualche settimana fa, è stato Francesco Boccia. All'intervento di quest'ultimo è seguito l'emendamento che, però, non riesce a coprire tutti i dubbi in materia.

Coperture Quota 96

A quanto pare le coperture economiche per far fronte al provvedimento che garantirebbe il pensionamento dei Quota 96 non sarebbero così scontate come si vorrebbe far credere e ad annunciarlo è il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia. L'annuncio del via libera al provvedimento sarebbe dovuto arrivare nel pomeriggio di ieri, anche se come scritto sopra permangono forti dubbi sulle coperture economiche.

Tra l'altro non tutti i Quota 96 sembrano essere soddisfatti delle soluzioni che l'emendamento propone: un ritorno sul riconoscimento contributivo al 2012 e l'erogazione della liquidazione non prima del 2018. Condizioni sicuramente poco convenienti e molti hanno sostenuto che per i quota 96 sarebbe meglio aspettare per andare in pensione con nuovi requisiti ritenuti più convenienti, mantenendo il posto di lavoro per altri due anni e non accettando il salvagente che il governo sta lanciando loro.

A questo punto, quindi forse l'ok della Commissione potrebbe non bastare a portare i quota 96 alla tanto sospirata pensione ma uno stop dell'emendamento e il suo rinvio potrebbe significare la presentazione della misura non prima della fine della pausa estiva con il conseguente rinvio del pensionamento di tutti quei docenti che il salvagente del governo lo avrebbero voluto afferrare volentieri.