Riforma Pensioni 2014, abbassamento dell'età pensionabile, nuove forme di pensione anticipata: ecco il nuovo intervento della leader della Cgil Susanna Camusso oggi in Piazza Montecitorio. "Il vincolo dei 67 anni per chi deve andare in pensione - ha dichiarato oggi il segretario generale della Cgil Susanna Camusso - penalizza chi vorrebbe uscire prima e rallenta il turnover". "Non è razionale - ha aggiunto la leader del sindacato rosso che ha già sfidato il Governo Renzi sulla riforma pensioni - puntare a un modello contributivo e spingere l'età pensionabile sempre più avanti".
Riforma pensioni, pensione anticipata, età pensionabile: nuovo intervento di Susanna Camusso (Cgil)
La Cgil, sulla riforma pensioni, propone al Governo Renzi le modifiche alla legge Fornero con l'abbassamento dell'età pensionabile e la pensione anticipata per tutti i lavoratori e non solo per i dipendenti pubblici così come prevede il nuovo prepensionamento statali predisposto dal ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia nel quadro della riforma Pa 2014. Anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti ha già aperto e nuove forme di pensione anticipata ma prima, ha spiegato l'esponente del Governo Renzi che si sta occupando di riforme pensioni e del lavoro, bisogna risolvere le questioni esodati e Quota 96 scuola e poi vedere se ci sono le necessarie coperture finanziarie.
"Un utilizzo dei contratti di solidarietà più espansivo - ha sottolineato Susanna Camusso intervenendo alla manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil in piazza Montecitorio per sollecitare al Governo Renzi il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga - potrebbe essere utile anche per favorire la staffetta generazionale".
Riforma pensioni 2014: novità in arrivo per pensioni agrotecnici dopo pronuncia del Consiglio di Stato
E mentre si parla delle proposte di riforma pensioni 2014 novità in arrivo per le pensioni degli agrotecnici. Di "sentenza storica" e di "vera e propria rivoluzione previdenziale" parla in una nota il Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati commentando la pronuncia del Consiglio di Stato (la n.
3859/2014 depositata ieri lunedì 21 luglio) che ha accolto il ricorso della Cassa di previdenza Enpaia-Agrotecnici e del Collegio nazionale dell'Albo. La pronuncia del Consiglio di Stato, secondo quanto riporta l'Adnkronos, chiarisce che il criterio di rivalutazione dei contributi pensionistici definito dalla legge n. 335/1995 va inteso come quello minimo, che comunque deve essere sempre riconosciuto. Mentre le Casse di previdenza virtuose e con i conti in ordine - viene spiegato dal Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati - possono riconoscere rivalutazioni maggiori "consentendo così di erogare trattamenti pensionistici più alti".