Continuano a susseguirsi le proteste in seguito alla pubblicazione delle graduatorie ad esaurimento provinciali che hanno visto la consistente invasione dei precari del Sud nelle liste delle regioni settentrionali, con l'effetto di scavalcare chi stava per ottenere la cattedra. Dopo la protesta della Lega Nord contro le richieste di trasferimento ed un sistema di reclutamento che andrebbe completamente rivisto, sul numero odierno del quotidiano 'Libero', arriva anche l'attacco dell'assessore all'Istruzione della Regione Lombardia, Valentina Aprea che lancia un monito durissimo alle istituzioni.
'Subito blocco totale delle graduatorie provinciali ad esaurimento per mettere fine del precariato'. Secondo l'assessore, dunque, non c'è altro rimedio che il 'congelamento' delle graduatorie per evitare che si verifichino ancora i numerosi casi incontrati in diverse regioni italiane.
L'Onorevole Aprea ha le idee molto chiare sulla questione nata nelle ultime settimane: 'La situazione è intollerabile per tanti precari del nord, che vedono bruciate non solo le loro aspettative di immissione in ruolo, - ha detto l'ex sottosegretario all'Istruzione - ma spesso anche la possibilità di svolgere una supplenza per il prossimo anno, scavalcati dai precari migranti con elevati punteggi.'
Miur, scuola, precari e graduatorie ad esaurimento: Onorevole Aprea, attacco all'ex ministro Carrozza
L'esternazione dell'assessore all'Istruzione in Lombardia (tra l'altro di origini meridionali, essendo nata a Bari), però, non si ferma qui e prosegue con una 'frecciata velenosa' nei confronti dell'ex ministro Maria Chiara Carrozza: secondo l'Onorevole Valentina Aprea, infatti, le cattedre che sono scoperte andrebbero occupate con personale di ruolo e che il decreto del 2013 che ha sancito la riduzione da cinque a tre anni della permanenza minima nella regione di immissione in ruolo 'dovrebbe essere integrato per tutti i posti liberi'.
L'Onorevole Aprea contesta, inoltre, il fatto che le graduatorie tengono conto più dei numeri e delle anzianità, rispetto alla bravura e alla formazione degli insegnanti: 'Avere docenti scelti per qualità e competenze non per punteggi e anzianità'.
Dichiarazioni, queste, che non mancheranno di sollevare un altro polverone sul problema del precariato che, a questo punto, non potrà essere trascurato dal governo Renzi in sede di Decreto Legge sulla Scuola.