Molto complessa la situazione per la pensione anticipata nel 2014 per donne e uomini, con le ultime notizie dal Governo Renzi che riaprono sulle misure di ponte per il raggiungimento del pensionamento da parte dei disoccupati, che confermano come siano allo studio misure per la flessibilità in uscita e per la rimozione delle penalizzazioni connesse alle Pensioni anticipate sotto una certa soglia di età. Vediamo quindi le ultime notizie sulle pensioni nel 2014 a partire dalle recenti, e rilevanti, dichiarazioni del ministro Poletti, che ultimamente era apparso un po' assente dal discorso politico correlato alla previdenza.
Pensione anticipata 2014, donne e uomini, ultime notizie dal Governo: Poletti e il "ponte"
Di recente il ministro Poletti è tornato a parlare di misure per la pensione anticipata di donne e uomini e soprattutto per coloro che hanno perso il lavoro in età avanzata (prima si parlava di over 60, ora c'è chi parla di over 55). Si tratta del "ponte" di cui il ministro aveva iniziato a parlare già mesi fa. In sostanza, si tratta di interventi specifici per la platea dei disoccupati non giovani, finalizzati a permettere loro di andare in pensione nonostante siano ancora più o meno lontani dai requisiti di età richiesti dalla riforma pensioni Fornero. Interventi quindi che permettano a coloro che hanno perso il lavoro e che difficilmente ne troveranno un altro, di uscire dalla spesso drammatica situazione in cui versano.
I dettagli del piano di Poletti per il pensionamento anticipato di tali soggetti restano ancora avvolti nel mistero, ma intanto giunge un'importante conferma: i cambiamenti dovrebbero arrivare in autunno, con la Legge di Stabilità 2014 - 2015, e lo studio dei dettagli dell'operazione è già cominciato. Gli interventi per esodati e disoccupati saranno quasi sicuramente differenti, stando alle ultime dichiarazioni del ministro.
Pensione anticipata 2014, ultime notizie dal Governo Renzi: quali speranze per la flessibilità in uscita?
È bene chiarire che i cambiamenti per la pensione anticipata 2014 del Governo Renzi prospettati da Poletti sono sì, delle misure atte a permettere una maggiore flessibilità in uscita, ma non una soluzione organica e valida per tutti.
Attenzione pertanto a non travisare i titoli in cui si annuncia flessibilità a partire dal prossimo autunno, poiché fanno riferimento a interventi specifici e non a una riforma strutturale. La proposta di Damiano sulla flessibilità e le pensioni anticipate, che vorrebbe permettere l'uscita dal mondo del lavoro a partire dai 62 anni di età con 35 di contributi, resta allo studio del Governo Renzi, ma le chance che venga davvero attuata dopo l'estate sono decisamente più basse, a causa della sua onerosità. La vera svolta per il pensionamento anticipato dei lavoratori con conseguente ripresa significativa dell'occupazione è ancora sul tavolo ma non sarà facile vederla mettere in atto a breve. Anche aumentando le penalizzazioni previste per l'uscita anticipata "alla Damiano" (2-8%), resta comunque un intervento molto costoso per il quale sarebbe richiesto un grande impegno, impegno che forse al momento il Governo Renzi non sembra pronto a sobbarcarsi.
Naturalmente la speranza resta accesa e ci auguriamo come tantissimi lavoratori italiani che si possa trovare una soluzione per la flessibilità in uscita, nel settore previdenziale, per tutti. Un importante passo avanti potrebbe essere rappresentato dall'eliminazione delle penalizzazioni per l'uscita con pensione anticipata nel 2014 di donne e uomini attualmente vigenti, ma come ha sottolineato di recente La Stampa, sebbene tale possibilità sia allo studio dell'esecutivo, anche in questo caso le risorse economiche richieste potrebbero far saltare l'intervento. Il fronte delle pensioni, comunque, rimane caldissimo: non mancheremo di proporre nuovi aggiornamenti dal Governo non appena saranno disponibili.