La riforma della Scuola è stata rinviata a mercoledì prossimo, 3 settembre, ma il governo continua a tacere in merito alla triste vicenda relativa ai 'quota 96', il cui emendamento che avrebbe consentito di accedere alla pensione a partire dal prossimo 1 settembre, è stato bocciato alcune settimane fa in Senato. Nella giornata di ieri, i 4000 insegnanti hanno vivacemente contestato l'atteggiamento 'indifferente' dell'esecutivo che continua ad ignorare le gravi incongruenze contenute nella legge Fornero, un'indifferenza che avrà come diretta conseguenza un altro anno di lavoro, anzichè l'accesso alla pensione. A questo proposito è intervenuto il Magistrato Ferdinando Impositano, attraverso un comizio tenuto in Piazza SS Apostoli a Roma. Dichiarazioni durissime quelle di Impositano che ha denunciato, senza mezzi termini, quella che si deve considerare una vera e propria violazione della Costituzione.

Pensioni, scuola, quota 96 e governo Renzi: Impositano durissimo 'atto gravissimo'

'Siamo di fronte ad una discriminazione' ha detto il Magistrato 'Io sono stato parlamentare e mai si è verificato che durante la discussione di una legge si presentino dei funzionari della Ragioneria dello Stato per dire che questa legge non andava approvata'.

Impositano, poi, rincara la dose affermando che la Ragioneria dello Stato dev'essere stata mandata lì da qualcuno, qualcuno che non ha aveva il coraggio di prendersi la responsabilità nel non approvare quella legge, perchè sapeva che la riforma Fornero è illegittima, incostituzionale. "Renzi, inoltre - ha continuato Impositano - ha detto che non si poteva inserire quell'emendamento perché si trattava di una materia diversa, ma in realtà ogni giorno in Parlamento si fanno cose discordanti. Ricordate il decreto Imu-Banca d'Italia, che riguardava due questioni che non c'entravano nulla tra di loro" Infine, Impositano pone l'accento sui 40 milioni di euro che non si sono 'trovati' per risolvere la questione dei 'quota 96', mentre invece li hanno trovati sia per mandare in pensione i giornalisti, sia per le missioni.