Continua a tener banco la questione delle Pensioni ai Quota 96 della Scuola, ovvero dei quattromila docenti che, secondo la vecchia legge pensionistica, hanno maturato il diritto alla pensione tra il 1 gennaio 2012 ed il 31 agosto 2013 e che, invece, sono rimasti bloccati sulle cattedre di scuola dalla riforma delle pensioni attuato dalla Fornero.

L'approvazione della Camera dei deputati del decreto legge sulla riforma della macchina della Pubblica amministrazione ha offerto la soluzione al problema dei Quota 96 che dovrà, però, superare l'esame al Senato della Repubblica con la votazione del decreto legge entro il prossimo 23 agosto, data fissata per la scadenza del decreto stesso.

Pensioni Quota 96, le donne potranno chiedere il ricalcolo. Proprio con l'approvazione alla Camera del Dl Madia, si apre la possibilità per le impiegate nella scuola che hanno scelto di andare in pensione prima del termine previsto, scegliendo l'"opzione donna" per non rimanere intrappolate nella Riforma Fornero e che, per questo, hanno dovuto accontentarsi di un assegno più basso, di richiedere il ricalcolo della loro pensione, secondo quanto previsto l'articolo 1-bis del Decreto legge n. 90 del 2014.

Infatti per quanto riguarda il settore previdenziale, l'articolo citato prevede che le disposizioni previgenti alla riforma pensionistica del 2011 (la Legge Fornero), in riferimento ai requisiti di accesso al sistema previdenziale, continuino ad essere applicate anche al personale della scuola che abbiano maturato i requisiti pensionistici entro l'anno scolastico 2011-2012, ovvero i cosiddetti Quota 96.

Inoltre, e veniamo al punto, c'è la possibilità per le impiegate della scuola che entro l'anno scolastico 2011/2012 abbiano maturato i requisiti per andare in pensione, secondo quanto previsto prima della riforma Fornero e che successivamente abbiano optato per la liquidazione del trattamento pensionistico secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previsto dalla cosiddetta "opzione donna", meno vantaggioso perché si basa sui contributi versati e non basato sul sistema retributivo che tiene conto del livello dello stipendio, di poter chiedere il ricalcolo del trattamento a loro erogato sulla base del sistema di calcolo retributivo o misto per il periodo fino al 31 dicembre 2011 e con il sistema di calcolo contributivo a decorrere dal 1° gennaio 2012.

Quindi, anziché incassare un assegno calcolato al 100% con il sistema contributivo, la pensione di queste dipendenti della scuola sarà calcolato con sistema retributivo sulle anzianità maturate fino al 2011 (fino al 1995 per le dipendenti con rientrati nel "sistema misto"). Una variazione di non poco conto se si considera che, calcoli alla mano, l'importo della pensione dovrebbe aumentare di una percentuale che si aggira intorno al 30%.