Non può esserci dialogo se si fanno ancora promesse che poi difficilmente si potranno mantenere. Questa dev'essere senz'altro la consapevolezza a cui sono arrivate entrambe le parti in causa nella questione dei Quota 96 della scuola. Si tratta (per chi non lo sapesse) di insegnanti e lavoratori ATA che nel 2011 avevano già maturato il diritto al pensionamento secondo i requisiti previsti, ovvero con 35 anni di contribuzione e 61 anni di età oppure con 36 anni di contribuzione e 60 anni di età. Il problema è che a partire da tre anni fa, quando è iniziata la vicenda, nessuno dei Governi che si sono succeduti è riuscito a porre in essere una sanatoria, a causa della grave situazione di difficoltà in cui versano i conti pubblici.
Il Governo Renzi sceglie di adottare il basso profilo, dal Parlamento arriva la risposta della Senatrice Puppato
Non essendo presenti le risorse finanziarie necessarie ad un intervento, l'esecutivo Renzi ha scelto di adottare sulla questione il basso profilo e di affrontare il tutto non appena si potranno prendere provvedimenti definitivi. Tanto è vero che nella recente presentazione del Job Act e della riforma dell'istruzione, lanciata con lo sloga #labuonascuola, non si è fatto alcun riferimento alla questione. È chiaro però che con l'allungarsi dei tempi, molte delle posizioni Quota 96 potrebbero sanarsi anche in via naturale, visto che diversi casi potranno comunque accedere all'Inps per i requisiti maturati secondo la nuova riforma oppure per la legge 104.
Purtroppo questa situazione crea una disparità tra i lavoratori, alcuni dei quali potrebbero risultare più penalizzati di altri. In merito è recentemente intervenuta anche la Senatrice del PD Laura Puppato, che ha chiesto ai lavoratori di portare pazienza perché il tema resta nell'agenda di Governo. A proposito di una possibile data di soluzione, ha dichiarato in un post su facebook: "potrei promettere un generico presto, ma onestamente dirò solo che ce ne occuperemo fin da subito, risolvendo il problema non appena sarà possibile".
I professori e lavoratori Quota 96 si preparano per lo sciopero generale del prossimo 10 ottobre 2014
Nel frattempo insegnanti e lavoratori ATA hanno deciso di far sentire la propria voce e di mettere in atto una serie di iniziative di protesta, sia individuali che collettive. È proprio seguendo quest'idea che il comitato dei Q96 ha deciso di aderire allo sciopero proposto dai Cobas Scuola contro le misure annunciate di recente nella riforma #labuonascuola.
In tale occasione si tornerà certamente a chiedere non più promesse, ma fatti; anche considerando che se ci fosse la volontà politica, una misura di salvaguardia per gli esodati della scuola potrebbe essere inserita già all'interno della legge di stabilità 2015, mentre in realtà si continua a parlare di ulteriori rinvii a data da destinarsi. Se sei interessato all'argomento clicca ORA sul pulsante "segui" (in alto), per ricevere tutti gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda dei quota 96.