Tra il Job Act e la discussione sull' articolo 18, il Governo Renzi dovrà trovare il tempo anche di discutere la Riforma Pensioni e la possibilità di una pensione anticipata, magari con un metodo come quello proposto in passato da Cesare Damiano (62 anni più 35 di contributi con un sistema di incentivi). Le ultime novità sulla riforma pensioni 2014 come sempre ci dicono che bisogna fare i conti con le coperture fiscali, e che ancora una volta i soldi in cassa sono pochi e sembra che il Governo si stia concentrando su altri progetti, come la riforma della scuola o la riforma del Lavoro.
Ultime novità Riforma Pensioni 2014: pensione anticipata, mancano i fondi
Per quanto riguarda la possibilità di una maggior flessibilità nelle Pensioni, rimane ancora tutto in alto mare, infatti anche la proposta di pensione anticipata o di un prepensionamento per ora sembra sia limitata a casi limite come gli esodati. La proposta di Damiano è stata supportata anche da una frangia del PD, ma la maggioranza del partito (quella che segue Renzi) non è incline a causa della solita mancanza di coperture. In parole povere, non ci sono soldi per le pensioni anticipate, che secondo l'Inps potrebbero costare quaranta milioni di euro. Ciò che resta da fare allo stato attuale delle cose è aspettare la prossima Legge di Stabilità per capire quante risorse saranno rese disponibili per la previdenza sociale.
Considerando però le ingenti spese che il Governo dovrà sostenere per la riforma della scuola e per quella del Lavoro (si stima circa 3 miliardi di euro in totale) sembra difficile che possano esserci i fondi per attuale il provvedimento di Damiano sulla pensione anticipata.
Pensione Anticipata, ultime su lavoratori precoci e lavori usuranti
Negli ultimi tempi è calato il silenzio sulla possibilità di un uscita dal mondo del lavoro più flessibile almeno per le categorie di lavoratori Precoci o di chi fa lavori usuranti.
Se per gli esodati qualcosa si sta muovendo, per precoci e usuranti tutto è fermo. Sono in molti a chiedere una pensione anticipata per queste categorie (ultimo anche Conti dell'INPS), ma per il momento da Renzi e da Poletti non arrivano risposte. Se nella prossima Legge di Stabilità non si potrà fare una riforma radicale delle Pensioni, ci auguriamo che possano esser presi in esame almeno i casi più spinosi, come i quota 96 o appunto i lavoratori precoci o chi fa lavori usuranti.
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