Potrebbero presto giungere importanti novità in tema di previdenza, pensione anticipata 2014 e prepensionamento: come ormai andiamo ripetendo da settimane, lo step decisivo è costituito dalla Legge di Stabilità anche e soprattutto perché ogni provvedimento che non vi sarà incluso andrà dirottato a data da destinarsi. La Legge di Stabilità è il provvedimento che certifica il bilancio dello Stato prevedendo l’analitico stanziamento di risorse che andranno poi a sostenere gli interventi dell’anno a venire, viene dunque da se come si trovi dinnanzi ad un’opportunità più unica che rara.
In particolare il fronte previdenziale si è spesso scontrato con la mancanza di adeguate coperture economiche e con i veti incrociati di organi contabili e commissioni tecniche (basti pensare ai no in serie della Ragioneria di Stato), ecco che un eventuale mancato inserimento delle misure su pensione anticipata 2014 e prepensionamento per tutti (annunciate da Poletti nelle ultime settimane) all’interno della Legge Stabilità potrebbe cambiare le carte in tavola. Lo stesso ministro ha addirittura paventato la possibilità che per certe categorie si preveda la cancellazione delle penalizzazioni per chi accede alla pensione anticipata 2014 prima dei 62 anni, misura comunque poco probabile per l’enorme mole di risorse di cui necessiterebbe: d’altra parte si intravedono all’orizzonte opzioni ben più concrete, come l’istituzione di Quota 100, la costituzione di un ponte o scivolo pensionistico per gli over 60 rimasti senza lavoro (gli esodati), l’introduzione dell’APA (assegno pensionistico anticipato) e la proroga dell’opzione contributivo donne, in scadenza alla fine del 2014.
Uno o qualcuno di questi strumenti verrà introdotto col fine di rendere il sistema previdenziale italiano meno rigido e più flessibile, un obiettivo che passa necessariamente dalla riforma della pensione anticipata 2014 e da nuove forme di prepensionamento per i privati dopo che gli statali sono stati interessati da misure analoghe a margine della riforma PA.
Ma esistono davvero le risorse per poter coprire questo tipo di interventi o le dichiarazioni ‘rassicuranti’ del ministro Poletti configurano l’ennesimo bluff del governo Renzi?