Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito riferito a previdenza, pensione anticipata e Pensioni 2014: a tenere banco in queste ore sono i dati diffusi dall’Istat in riferimento alle pensioni erogate dall’INPS, con oltre 2,1 milioni di individui ad essere risultati titolari di assegni di poco superiori a 500 euro (e dunque inferiori alla soglia di povertà relativa fissata dall’Istat a 590 euro per nuclei composti da un solo componente). Le stime riferite alle pensioni minime continuano a fotografare trend unici in Europa, con l’Italia a figurare tra i paesi con gli assegni minimi più bassi dell’Intero Vecchio Continente.
‘Il governo Renzi non può più permettersi di ignorare questa situazione’ ha dichiarato Giorgio Sorial del M5S che ha rilanciato la proposta del proprio partito di incrementare le pensioni minime e di istituire il reddito di cittadinanza; sullo sfondo rimane poi il dibattito riferito alla riforma della pensione anticipata, un provvedimento voluto da più parti per flessibilizzare l’uscita dal lavoro anticipandola laddove possibile. Da una parte si vorrebbe dunque intervenire per incrementare gli assegni più bassi e per alzare le pensioni minime, dall’altra viene auspicato un intervento concreto sulla pensione anticipata (in combinato ad una riduzione delle penalizzazioni per chi ricorre all’istituto) mirato a creare un sistema di abbandono dell’impiego meno rigido e più ‘liberista’.
Il dibattito in tema di pensioni 2014, pensione anticipata e pensioni minime entra dunque nel vivo a poco più di 10 giorni dalla ratifica della Legge di Stabilità, un provvedimento che oggi più che in passato può riscrivere il futuro ‘previdenziale’ del paese; nulla però sarà possibile senza un coinvolgimento più concreto del premier Renzi, parso sin qui disinteressato e miope dinnanzi alle tante vertenze pensionistiche ancora irrisolte.