Si inseriscono nel dibattito sulla riforma Pensioni Renzi 2014 le ultime notizie sul Tfr in busta paga, con liquidazione anticipata mensilmente dall'INPS o dalle piccole aziende. Tanti gli interrogativi che per il momento restano aperti: vediamo le ultime news al riguardo e sulle pensioni con APA, l'assegno pensionistico anticipato che potrebbe essere adottato per permettere un pensionamento anticipato per alcuni contribuenti. L'idea del Governo Renzi del Tfr in busta paga nel 2014 - 2015 rappresenta una misura potenzialmente molto rilevante, in grado di fornire un aumento nello stipendio e nella retribuzione dei lavoratori che potrebbe aggirarsi attorno ai 40-50 euro.
Ricordiamo che il Tfr, il trattamento di fine rapporto, è una quota dello stipendio pari al 6,9 per cento della retribuzione lorda che viene messa da parte per la liquidazione, al momento in cui i lavoratori lasciano l'impiego, spesso per andare in pensione. Molti lavoratori usano il Tfr per la previdenza integrativa, lasciando che i soldi in questione vengano versati nel fondo pensione. I soldi del Tfr che il Governo Renzi vorrebbe portare in busta paga oggi vanno all'INPS in caso di impresa con 50 o più dipendenti, mentre restano all'azienda in caso di organico fino a 49 dipendenti. Questo è un bel problema: le piccole azienda usano i soldi del Tfr per la gestione ordinaria e se dovessero riversarli nelle buste paga potrebbero restare senza liquidità e dover ricorrere alle banche, che non è detto tuttavia che decidano di rimpinguare le loro casse.
Questo è uno dei maggiori problemi dell'idea del Governo Renzi del Tfr in busta paga: le ultime notizie infatti non parlano di soluzioni certe a questo ostacolo, benché alcuni pensano che si potrebbe intervenire fornendo garanzie agli istituti bancari tramite la Cassa depositi e prestiti.
Riforma pensioni Renzi 2014, ultime notizie: APA ed esodati
Le ultime notizie sulla riforma pensioni Renzi del 2014 riguardano anche molti altri temi caldi, come quello degli esodati, al cui problema si dovrebbe porre rimedio nella sempre più vicina Legge di stabilità 2014 - 2015.
Ancora non vi sono certezze su come si procederà ma c'è chi ipotizza un ricorso all'APA, all'assegno pensionistico anticipato ideato da Giovannini e ripreso da Poletti. Ma le notizie sulla riforma pensioni 2014 testimoniano di un livello di avanzamento dei lavori ancora tutt'altro che avanzato. Ponendo che la soluzione possa essere davvero l'APA, il Governo Renzi farebbe ricorso a tale strumento, che prevede assegni anticipati da ripagare in parte dai contribuenti stessi tramite tagli agli assegni della pensione veri e propri che giungerebbero in seguito, solo per esodati e forse per i disoccupati in età avanzata (60 o 55 anni come minimo).
L'impiego di tale strumento per tutti i lavoratori infatti comporterebbe grandi spese e genererebbe uno scossone nella previdenza che il Governo Renzi al momento non sembra interessato a causare. Nel frattempo, altre notizie sulla riforma pensioni Renzi del 2014 - 2015 si sviluppano attorno ad altri temi caldi, in particolare all'Opzione contributivo donne che si spera possa essere prorogata al 2018 in sede di Legge di stabilità, mentre per quanto riguarda la possibile riforma della flessibilità ideata da Cesare Damiano, continuano a giungere endorsment dagli esponenti politici più svariati, ma anche per essa resta un problema enorme da risolvere: la gran quantità di risorse finanziarie richieste per mettere in atto gli interventi che permetterebbero il pensionamento anticipato di donne e uomini, di dipendenti statali, del privato e degli autonomi, a partire dai 62 anni di età (con piccole penalizzazioni sugli assegni).
Un problema, quello delle coperture finanziarie, che rischia concretamente di affossare l'intero progetto. A ogni modo non mancheremo, come di consueto, di mantenervi aggiornati sulle ultime notizie sulla riforma pensioni Renzi del 2014 - 2015, sperando ovviamente che le novità allo studio possano poi essere portate avanti, e non cestinate, dal Governo.