Riforma Pensioni 2014, le ultime novità che arrivano dalla legge di stabilità non sono confortanti per tutte quelle categorie di lavoratori che aspettano di uscire dal mondo del lavoro, come ad esempio i quota 96 della scuola, i lavoratori precoci o chi fa lavori usuranti. Nelle misure del disegno di legge presentate in queste ore, non vi è traccia di una riforma delle pensioni o di soluzioni definitive come ad esempio la pensione anticipata proposta da Damiano per introdurre una maggior flessibilità per l'uscita dal mondo del lavoro. Ancora una volta, dopo mesi di discussioni quindi, si va verso un nulla di fatto nel momento in cui si deve agire.

Come sempre i problemi risiedono nel trovare le coperture finanziarie, nonostante in questa legge di stabilità Renzi abbia parlato di interventi per 30 miliardi di euro. Evidentemente il Governo ha preferito focalizzarsi su altro.

Ultime su Pensioni 2014: lavoratori precoci e quota 96, nessuna novità

In sintesi, da quanto trapela in queste ore, niente fondi per i quasi quattromila insegnanti della scuola, i quota 96, che ancora volta si vedranno negato il diritto alla pensione dopo l'errore della Riforma Fornero. Non va meglio ai lavoratori precoci, che speravano di poter veder realizzata la la cancellazione delle penalizzazioni sino al 2017 e che invece rimangono attualmente intrappolati nel mondo del lavoro.

Discorso simile per gli esodati, nonostante dalla primavera scorsa si parli di uno scivolo pensionistico per chi ha perso il lavoro dal 2012, ad oggi non si hanno notizie su questa misura e anche dopo questa legge di stabilità gli esodati dovranno aspettare. Insomma, nella legge di stabilità non vi è traccia di una riforma delle pensioni di nessun genere.

Legge di Stabilità 2014, niente Riforma Pensioni, ci sono altre priorità

I fondi di questa legge di stabilità quindi, a cosa serviranno visto che non ne rimangono per la riforma pensioni 2014? Brevemente i punti principali della manovra sembrano essere i seguenti: 1,5 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali (che troveremo nel disegno di legge delega sul Jobs act), 9,5 miliardi per gli 80 euro che diventano una misura fissa per chi ne ha avuto diritto fino ad ora, 1,9 miliardi per incentivi per le assunzioni (zero contributi versati ai dipendenti per i primi 3 anni), 1 miliardo di euro per il patto di stabilità dei comuni, 5 miliardi stanziati per tagliare la componente lavoro dell'Irap, 500 milioni per il bonus famiglia, 300 milioni per sviluppo e ricerca. Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra e per esser aggiornati nei prossimi giorni sui dettagli della legge di stabilità e sulle novità delle pensioni cliccate segui sotto al titolo.