La maternità porta molte agevolazioni ai genitori, alle mamme lavoratrici giunge la possibilità di ottenere un contributo per facilitare le ulteriori spese di una baby sitter o per semplificare la retta dell'asilo nido e ai papà l'opportunità di richiedere dei permessi dal lavoro per assistere il proprio bambino, vediamo come funziona e di che cosa si tratta.



Congedo Parentale: quando si può richiederlo, requisiti, durata, stipendio

Quando la mamma ha concluso il periodo di congedo di maternità esiste la possibilità di richiedere altri permessi dal lavoro per accudire il proprio figlio nel corso dell'infanzia e questo vale sia per la madre che per il padre. Il congedo parentale viene consentito nei primi 8 anni di esistenza del bimbo ed è a vantaggio dei dipendenti pubblici e privati.

Il congedo parentale è possibile richiederlo mediante il proprio datore di lavoro perlomeno con 15 giorni di anticipo, la richesta dovrà essere esibita all'INPS telematicamente in questo modo:

  • Attraverso internet mediante il codice PIN.

  • Oppure telefonicamente tramite il Contact Center attraverso rete fissa al numero 803164 completamente gratuito o da cellulare al numero 06164164 a pagamento.



Per richiedere il congedo parentale sono necessari i seguenti requisiti:

  • Ne hanno diritto i dipendenti e le dipendenti con un rapporto lavorativo subordinato che sia in corso durante la domanda di congedo.

  • Le lavoratrici mamme indipendenti per un lasso di tempo non superiore ai 3 mesi.

  • Per ora il congedo parentale non è previsto per i papà con un'attività indipendente.



Entrambi i genitori possono assentarsi dal lavoro per un lasso di tempo non superiore ai 10 mesi da suddividersi tra la mamma e il papà.

Qualora vi fossero dei figli minori con grave invalidità psicofisica la giurisprudenza stabilisce un'estensione del congedo parentale per un lasso di tempo non superiore ai 3 anni.

La mamma o il papà che usufruirà del congedo parentale potrà percepire il 30% dello stipendio sino ai tre anni di età del figlio e per una durata non superiore ai sei mesi compresi entrambi i genitori. Dal momento che il bambino compie tre anni e sino a quando ne compirà otto, lo stipendio equivalente al 30% andrà ad interessare unicamente il genitore con un introito al di sotto a 2,5 volte la somma del processo minimo pensionistico.