Il referendum abrogativo della legge Fornero sembra essere al momento l'unica strada percorribile per permettere che si avvii una discussione reale in vista di una riforma pensioni 2014/2015. La CGIL, allora, ha deciso, durante la manifestazione degli statali, di abbracciare l'idea del referendum lanciato dalla Lega Nord anche e soprattutto perché la legge Fornero viene considerata iniqua e ingiusta. Sul fronte Quota 96, invece, gli interessati stanno lavorando alla possibilità di mandare una diffida al premier Renzi, in quanto, a seguito di una sentenza, si richiede il pensionamento per tutti.

Ecco, insomma, le news al 10/11 sulla riforma Pensioni 2014/2015, dal referendum abrogativo alla diffida dei Quota 96.

Riforma pensioni 2014/2015, news 10/11: la CGIL abbraccia la questione 'referendum'

Sabato 8 novembre c'è stata una manifestazione del pubblico impiego organizzata in maniera congiunta da tutti i sindacati confederali (CGIL, CISL e UIL). Le questioni che sono state affrontate sono state due: il blocco dei contratti dei dipendenti pubblici, oltre ovviamente riflessioni più generali sulle riforme del mondo del lavoro, e la possibilità di abbracciare il referendum abrogativo della riforma pensioni Fornero, organizzato dalla Lega Nord. Sul primo punto, i sindacati hanno parlato della possibilità di uno sciopero generale: se Camusso (CGIL) e Barbagallo (UIL) sono sembrati pronti a indirlo, più attendista è sembrata la posizione della CISL che invoca una piattaforma chiara di richieste.

Poi si è discusso di riforma delle pensioni: la CGIL ha fatto sapere che, se la Corte Costituzionale giudicherà a dicembre che il referendum è attuabile, sarebbe assolutamente favorevole e immediatamente è arrivata la risposta di Salvini che si è detto contento che i sindacati abbiano deciso di andare oltre le divisioni meramente ideologiche.

La CISL è stata più tiepida: una vera riforma pensioni 2014/2015 deve partire da aggiustamenti alla legge Fornero, il referendum porterebbe soltanto indietro l'Italia. Qualora comunque la Corte ammettesse il referendum, allora si andrebbe al voto ad aprile 2015.

Riforma pensioni 2014/2015, news 10/11: i Quota 96 pensano a una diffida per il premier Renzi

Ma il mondo delle pensioni è in subbuglio.

C'era grande attesa per i Quota 96 e la loro vertenza, ma anche nella legge di stabilità non si è avuta alcuna menzione. Se sono arrivati degli emendamenti, che verranno discussi in Parlamento, per cercare di risolvere la questione, i Quota 96 hanno deciso anche di agire differentemente. La notizia è che il Tribunale di Salerno ha emesso una sentenza (la n. 4216 del 3 novembre 2014) che ha riconosciuto il diritto alla pensione a un "Quota 96". I comitati, così, stanno decidendo per una diffida a Renzi, con la quale si richiede direttamente al premier che gli effetti della sentenza di Salerno vengano estesi a tutti i cosiddetti Q96, la questione è che i ricorsi potrebbero moltiplicarsi.