Con l'avvicinarsi della fine del mese e le ultime discussioni parlamentari sulla legge di stabilità 2015 si riaccende la già focosa dialettica relativa al tema della previdenza. L'attenzione per l'argomento è divenuta trasversale anche per la concomitanza con le prossime elezioni regionali, ma il nodo del contendere resta sempre il budget di bilancio. La nuova entrata in recessione del Paese non ha solo sorpreso l'esecutivo Renzi (che si aspettava probabilmente qualcosa di più dal bonus degli 80 €), ma ha di fatto anche irrigidito le posizioni del Governo sulle numerose situazioni di disagio che hanno caratterizzato il recente passaggio alla Riforma Fornero del 2011.

Basti pensare alle dichiarazioni possibiliste della scorsa estate da parte del Ministro del Lavoro Poletti, che aveva comunque lasciato la porta aperta ad una qualche forma di salvaguardia previdenziale, con la chiusura totale dimostrata nella legge di stabilità di novembre 2014. Fatto sta che l'unica salvaguardia al momento disponibile è quella prevista dal Parlamento per i lavoratori esodati, rimasti senza reddito da lavoro e al contempo senza possibilità di accedere all'Inps. Una misura che secondo i comitati territoriali dei lavoratori resta comunque incompleta, visto che all'appello dei tutelati mancherebbero ancora diverse decine di migliaia di pensionandi.

La pensione anticipata per precoci, quota 96 e disagiati sembra restare un'ipotesi per il 2014

A fianco degli esodati di cui abbiamo appena parlato, vi sono però altre situazioni che richiederebbero un intervento immediato da parte dei decisori pubblici.

Stiamo parlando dei lavoratori precoci, ovvero di coloro che hanno iniziato a lavorare in giovane età e che non possono accedere all'Inps, nonostante quattro decenni di contribuzione sulle spalle. In una situazione analoga risiederebbero anche gli insegnanti e i lavoratori ATA quota 96 della scuola, che il diritto ad accedere alle tutele l'inps l'avrebbero già maturato, ma che restano bloccati tra i banchi di scuola per colpa di una svista nella legge Fornero.

Nell'elenco andrebbero poi annoverati anche i tantissimi casi di persone rimaste disoccupate in età avanzata, ma che risultano semplicemente troppo lontane dalle tutele previdenziali a causa dell'innalzamento del requisiti anagrafici. Non è un caso se entrambi i Commissari che si sono succeduti recentemente alla guida dell'Inps abbiano puntato il dito sulla rigidità eccessiva del sistema e sulla necessità di flessibilizzare i meccanismi di uscita dal lavoro.

La pensione anticipata potrebbe finalmente arrivare nel 2015? Le nuove richieste del Commissario Treu

Stante la situazione, arriva proprio dal Neo Commissario Inps Tiziano Treu un accorato appello al Governo affinché nel 2015 si possa finalmente risolvere il grave problema dei lavoratori disagiati. Le ipotesi in campo non mancano, dalla quota 100 di Cesare Damiano alle Mini Pensioni dello stesso Presidente Inps; quello che ora serve realmente per arrivare ad una soluzione definitiva della questione è un atto di coraggio da parte dell'esecutivo e del Parlamento. Anche perché molti dei lavoratori rimasti bloccati in una sorta di limbo si sono già dimostrati disponibili a valutare soluzioni flessibili, pur di lasciarsi alle spalle questa drammatica vicenda.

E voi, cosa pensate al riguardo? Credete che la soluzione ai problemi della previdenza possa finalmente arrivare nel 2015? Fateci sapere il vostro parere con un commento all'articolo; se invece desiderate restare aggiornati, potete utilizzare il pulsante "segui" disponibile in alto.