Il dibattito riferito a riforma pensioni 2015 e previdenza entra nel vivo: dopo l’approvazione del Jobs Act ad opera della Camera dei Deputati il governo Renzi dovrà spostare la propria attenzione sui tanti nodi legati al comparto pensionistico che caratterizzano al momento la Legge di Stabilità, con le vertenze di precoci e Quota 96 della Scuola a stagliarsi su tutte le altre per importanza e numerosità dei soggetti coinvolti. Commissione Bilancio e Ragioneria dovranno dunque valutare gli emendamenti Pannarale-Di Salvo (riferiti ai Quota 96 della Scuola) e Damiano-Gnecchi (attinenti ai lavoratori precoci), andando in tal modo a recitare un ruolo più che attivo nella stesura della prossima riforma delle Pensioni 2015.
Non solo riforma pensioni 2015 per Quota 96 Scuola e precoci, in ballo c’è anche l’emendamento che prevede una riduzione dell’incremento della tassazione sui fondi pensione integrativi, con il 20% attualmente previsto in Legge di Stabilità che potrebbe scendere al 15-16%. Jobs Act e Legge di Stabilità si danno dunque il cambio avvicendandosi in un contesto politico comunque segnato dalle spaccature del PD e dai continui richiami provenienti dall’UE che chiede le necessarie riforme per rispettare i patti d’adesione all’Europa Unita.