Nonostante non siano state previste le risorse economiche per garantire il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, il Ministro Madia è sicuro che non ci verificheranno le situazioni per cui i dipendenti "dovranno andare a casa". Rassicurazioni, dunque, arrivano dal Governo in merito a un mancato rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici, che anche per tutto il 2015 dovranno attendere delle risposte positive sulla propria sorte. Per tutto il 2015, infatti, ha dichiarato il Ministro della PA Madia, non è auspicabile la risoluzione: nel bilancio non sono previste delle risorse economiche per il rinnovo contrattattuale; nessun fondo è disponibile per le assunzioni nel mondo della scuola e dei vincitori di concorsi, che ancora attendono una collocazione. Il ministro della Pa ha dichiarato la necessità di utilizzare le poche risorse verso "chi sta peggio", riservandosi il solo impegno di scongiurare il licenziamento.

Rinnovo contratti impiego pubblico: niente soldi per tutto il 2015

La notizia arriva direttamente dal ministro Madia, il quale, durante l'incontro a Palazzo Chigi tra Sindacati e Governo, ha dichiarato che per tutto il 2015 non ci saranno le risorse economiche necessarie per avviare il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego. Lo stesso ministro ha però rassicurato i dipendenti pubblici che non perderanno il proprio posto di lavoro. Resta fermo dunque il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego oltre alla ricerca della soluzione per le assunzioni del personale della scuola. Si aggiungono al personale precario anche i vincitori del concorsi, che ancora attendono il riconoscimento del posto spettante. Il ministro della PA ha sottolineato che tale situazione è un secondo impegno del Governo, in considerazione sempre della previsione del bilancio 2015, che non prevede i fondi per le immissioni in ruolo dei precari della scuola e tanto meno dei vincitori di concorsi.



In base alle dichiarazioni del Ministro della Pubbblica Amministrazione, tali priorità sono inserite nell'agenda del Governo: il rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici, l'assunzione con contratto a tempo indeterminato del personale precario della scuola e dei vincitori dei concorsi (si ricordi il concorso docenti 2012), ma per il momento e per tutto il 2015 non ci sono i fondi necessari per soddisfare queste esigenze. La riorganizzazione della PA, non prevede nel bilancio del 2015 la risoluzione del rinnovo e delle assunzioni, ma, magra consolazione, non ci saranno licenziamenti e "nessuno andrà a casa", come ha sottolineato più volte il ministro Madia. Il contratto dei dipendenti pubblici, bloccato da sei anni, non è infatti da considerarsi un vero è proprio problema, motivazione per cui il Governoha deciso di utilizzare i fondi disponibili per dedicarsi a "chi sta peggio". Esempio chiaro è il bonus 80 euro (erogato a un dipendente pubblico su quattro). Nulla da sperare nemmeno per i Quota96 che attendono il collocamento in pensione e che in questi giorni hanno avanzato una diffida al Governo Renzi e al Ministro Stefania Giannini, dai quali si attende una risposta. Se per tutto il 2015 non si è previsto un bilancio con le risorse necessarie a sanare queste situazioni, sapere che non si perderà il posto di lavoro non può essere considerata una soluzione concreta.