Nessuna valutazione definitiva per i provvedimenti della legge di stabilità in materia di erogazione del bonus di 80 euro, sulle nuove norme Irap e sulla possibilità di richiesta da parte del lavoratore del Tfr in busta paga. Di seguito ai dubbi riportati dai tecnici del Senato nell'ambito di verifica del piano straordinario di assunzione di 150mila docenti precari della Scuola - e al momento iscritti in GaE - che lo hanno considerato difficile da attuare e "aria fritta", i tecnici del Senato hanno evidenziato molti dubbi sulla fattibilità di molti punti. Tra questi non solo le assunzioni del personale della scuola precario ma anche le riforme sull'introduzione di sgravi contributivi per le nuove assunzioni; gravi dubbi inoltre sulle possibilità del Fondo de La Buona scuola, il quale, in base ai calcoli e il progetto del Governo Renzi, dovrebbe essere utilizzato per assunzioni e formazione degli insegnanti. Si pensi per esempio, giusto per farsi un'idea che i corsi CLIL in programma al momento hanno avuto un finanziamento di 12.000 per ciascun corso per un minimo di 25 ad un massimo di 30 partecipanti.

Legge stabilità: i dubbi dei tecnici del Senato

In base alle dichiarazioni dei tecnici del bilancio, manca una relazione tecnica del complesso del testo della legge di Stabilità. Inoltre, nel testo sarebbe opportuno evidenziare che nel tempo e, in base alle esigenze, sarà possibile verificare e valutare cambiamenti, in relazione ai diversi insiemi dei soggetti coinvolti, in considerazione che tali mutamenti potrebbero influire anche nelle risorse finanziare disponibili dal Governo per avviare ogni tipologia di progetto, dalle assunzioni del personale precario della scuola all'erogazione degli 80 euro. Nella relazione tecnica si mette in evidenza come nella legge di stabilità in materia di assunzione dei docenti precari non siano presenti numeri e risorse, di modo da poter quantificare la fattibilità del progetto. Nulla da fare nemmeno per le risorse economiche e i fondi da destinare alla formazione dei docenti: insufficienti per soddisfare retribuzione degli insegnanti assunti e l'avvio di corsi di formazione. E i quota 96 della scuola? Anche questi mancano all'appello e ancora nessuna risposta definitiva arriva dal Governo in materia di collocamento in pensione.



D'altro lato, invece, i dubbi del tecnici del Senato sulle risorse finanziarie destinate all'erogazione del bonus bebè: la modifica approvata alla Camera che introduce l'utilizzo dell'Isee con soglia a 25mila euro restringe i beneficiari del contributo e dei rispettivi oneri. Nella relazione tecnica sulla legge di stabilità si mette in evidenza come la previsione dell'onere sia da riferirsi al testo iniziale del provvedimento e che per questo motivo è incongrua e sovrabbondante, ad eccezione del caso in cui non ci siano errori rilevanti nella prima stima. Nulla da fare dunque per la complessiva e positiva valutazione dei tecnici di Palazzo Madama, che lasciano non poche riserva al provvedimento, in modo particolare nel comparto scuola, dimostrando di non aver realizzato le aspettattive del personale precario della scuola di seguito alla sentenza della Corte Europea sull'obbligo di assunzione dei 150mila precari presenti nelle Graduatorie ad esaurimento. Si attende la sentenza di merito che permetterà di decidere definitivamente l'assunzione o meno dei precari, ma al momento il Governo Renzi non sembra interessato a risolvere la faccenda. In base alle disposizioni UE i tempi sono ristretti, si attende dunque solo di conoscere la data definitiva.