Il decreto di Legge di Stabilità è arrivato in Senato e il 16 dicembre verrà votato in aula. Mentre aspettiamo di conoscere eventuali altre modifiche, vediamo cos'è cambiato e cosa è stato approvato in via definitiva alla Camera. In tema di Riforma Pensioni 2015 sono arrivate importanti novità, in particolari a riguardo dei lavorati precoci che vedranno finalmente lo stop alle penalizzazioni per chi andrà in pensione anticipata. Niente di fatto per i quota 96, mentre viene tagliato di 150 milioni il fondo destinato al finanziamento delle prestazioni per i lavoratori usuranti.
Riforma Pensioni 2015: novità sui lavoratori precoci e pensione anticipata
Il Governo ha accolto la proposta per lo stop alle penalizzazioni per i lavoratori precoci che maturano il diritto di pensione anticipata a 42 anni e 6 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne e che andranno in pensione prima dei 62 anni. Abolita fino al 2017 quindi la penalizzazione dell'1% sull'assegno per ogni anno prima dei 62 e del 2% per ogni anno di accesso prima dei 60 anni. Per i lavoratori precoci e gli altri, l'effetto decorrerà dal 1 gennaio 2015. Nel contempo è stato anche approvato alla Camera un emendamento che riguarda tutti i lavoratori che sono stati esposti per oltre 10 anni all'amianto e che ne abbiamo un riconoscimento giudiziario.
Per loro sarà possibile fare domanda all'INPS, come si legge nel testo "per il riconoscimento della maggiorazione secondo il regime vigente al tempo in cui l'esposizione si è realizzata". Potranno così avere accesso alla pensione prima di quanto stabiliva la nuova legge.
Riforma Pensioni 2015 alla Camera: amianto e lavori usuranti
Sempre in materia di pensione anticipata, va segnalato che alla Camera è stato confermato un taglio previsto dal DDL di Stabilità che prevede la riduzione a 233 milioni (dai 383) delle risorse per il fondo destinato al finanziamento delle prestazioni per chi fa lavori usuranti.
La misura dell' articolo 1, comma 70 del ddl non è stata modificata o cambiata e quindi dal 2015 il fondo sarà tagliato di 150 milioni di euro. Attenderemo l'approvazione anche al Senato per capire se ci saranno cambiamenti o tutto rimarrà così. Infine va ricordato che non c'è nulla di fatto neanche per i quota 96 dopo la bocciatura della commissione bilancio di Montecitorio sull'emendamento che li riguardava. Sicuramente in Senato la battaglia continuerà e vi faremo sapere se ci saranno novità. Vi ricordiamo di cliccare segui in alto a sinistra per esser aggiornati nei prossimi giorni!