Le ultime novità in merito alla riforma Pensioni e alla pensione anticipata non sono ottime per i lavoratori esodati, i quota 96 scuola e alcune categorie di lavoratori come i ferroviari. Queste categorie aspettavano delle risposte che risolvessero il problema delle tutele che continuano a non avere, anche se il Governo rassicura che verrà trovato un accordo al massimo per la prossima primavera. Sul fronte della pensione anticipata invece, vengono confermate le novità degli ultimi giorni con la cancellazione delle penalizzazioni ma fino al 2017.

Riforma pensioni e pensione anticipata 2015: le novità dal governo e la delusione dei quota 96 e degli esodati. Tutele rimandate al prossimo anno!

Come dicevamo in apertura del servizio le ultime novità sulla riforma pensioni deludono e indignano una parte di contribuenti, i quota 96 della scuola e gli esodati, che finalmente aspettavano delle soluzioni ad un problema creato dalla burocrazia e non certo da loro. Le ultime battaglie per inserire delle norme atte a tutelare questa parte di lavoratori non hanno trovato terreno fertile all'interno della maggioranza. Gli ultimi interventi, pensati in maniera tale da tamponare il problema, non hanno trovato spazio nella ultima stesura della legge di stabilità 2015 e nel testo della legge finanziaria, che scandirà la vita economica del paese, per il prossimo anno non è passato l'emendamento che avrebbe salvato i quota 96 della scuola, né le norme che avrebbero esteso le salvaguardie per i lavoratori esodati, tra i tanti, rimangono fuori dalle tutele anche i ferrovieri e chi si aspettava il cambiamento ad un sistema pensionistico più flessibile.

Questi problemi rimangono al momento insoluti, ma a dare ancora un briciolo di speranza è lo stesso Governo, che ha indicato come termine febbraio 2015 per concludere una parte della riforma pensioni in occasione della riforma della Buona Scuola. L'unica novità rimane quindi l'eliminazione delle penalizzazioni per chi si accinge ad andare in pensione anticipata, rimane confermato quindi, il taglio dell'1-2% che avrebbe colpito le retribuzioni pensionistiche.

Riforma pensioni e pensione anticipata 2015: le novità dal Governo e la il taglio delle pensioni d'oro

Passiamo adesso al tema delle pensioni d'oro dato che parte della riforma pensioni è rivolta a questa categoria. E' stato confermato il provvedimento che taglia le pensioni d'oro che vengono calcolate con il sistema retributivo a partire dal 31/12/2011 e che dal 2012 vengono calcolate con il sistema contributivo.

Le nuove norme interesseranno solo coloro che percepiscono assegni molto elevati (al di sopra della media nazionale) e che a monte hanno versato pochi contributi determinando così uno squilibrio tra contributi versati e assegno percepito. A titolo di esempio, le nuove disposizioni del governo in materia di Riforma Pensioni dovrebbero colpire chi è andato in pensione nel 2011 con il calcolo retributivo, chi ha versato almeno 18 anni di contributi al 31/12/1995. Stando ai nuovi calcoli pensionistici del Governo, si andranno a configurare due categorie di persone: chi ha raggiunto i requisiti prima della Riforma e chi ha raggiunto i requisiti dopo la Riforma Fornero. Rimarremo aggiornati sul tema con i prossimi articoli e cercheremo di capire meglio gli ultimi sviluppi della riforma pensioni e della pensione anticipata 2015.