Per la Consulta è inammissibile il referendum richiesto dalla Lega Nord relativamente alla legge sulle Pensioni. Era molto atteso l'esito che doveva essere decretato in data odierna dalla corte costituzionale, che ha comunicato che la sentenza - nella quale sono specificati i motivi che hanno portato a prendere tale decisione - sarà depositata nei tempi previsti dalla legge. Il commento rabbioso di Matteo Salvini non si è fatto attendere.

Salvini: "oggi muore la democrazia"

Durissimo l'attacco di Matteo Salvini contro il presidente del consiglio Matteo Renzi e il Pd: nel suo sfogo infatti il segretario della Lega Nord ha affermato che questa decisione è stata presa unicamente " per non disturbarli".

Secondo lui infatti se si fosse tenuto il referendum e gli italiani avessero votato in favore dell'abrogazione, il governo sarebbe caduto. Decisione meramente politica quindi quella di non dare ascolto agli italiani, di "volerli far morire sul lavoro".

La protesta di Salvini durante l'intervento a Radio Padania è accesa e colorita: oltre a "mandare a quel paese" varie volte, sostiene che la decisione presa dalla corte costituzionale costituisce un'infamata nei confronti di tutti gli italiani - milioni - che non riescono a tirare la fine del mese .

Anche Damiano, esponente del Pd, dice la sua: sostiene che comunque il tema pensioni deve essere pianificato all'ordine del giorno dal governo anche perché - afferma - la legge Fornero con l'innalzamento a 67 anni dell'età pensionabile di fatto rende ancora più difficoltoso l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.

Dello stesso avviso la Bortone - esponente di Fratelli d'Italia/Alleanza Nazionale - secondo la quale gli italiani non contano più niente e la bocciatura "è un fatto grave". Divergente l'opinione di Sacconi - capogruppo area popolare - che afferma che era auspicabile l'inammissibilità del referendum perché secondo lui "non si possono sottoporre a referendum prestazioni pubbliche e tasse".

Il commento di Elsa Fornero alla bocciatura del referendum

L'unica persona che sembra sollazzarsi per la decisione presa dalla consulta è l'ex ministro artefice della legge tanto discussa, Elsa Fornero, la quale ritiene che la bocciatura sia positiva per l'Italia e che se la corte costituzionale ha preso questa decisione "avrà avuto le sue buone ragioni". 

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