Dopo le notizie sulle nuove assunzioni in FIAT per il 2015 a Melfi, arriva l'annuncio della cassa integrazione per Pomigliano. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno sui lavoratori campani che dalla prossima settimana non continueranno più a produrre la Panda nello stabilimento campano. Lo stop, fortunatamente durerà solo una settimana e si concluderà il 3 febbraio. Tuttavia, restano dei forti interrogativi sulle sorti del plesso industriale napoletano che ad oggi produce un solo modello (unico in Italia). Resta quindi da capire se la Fiat continuerà o meno ad investire nel mezzogiorno e se è orientata a delocalizzare la produzione. Passiamo adesso a fare il punto sulle due vicende.

Nuove assunzioni in Fiat 2015: 1500 posti di lavoro a Melfi, candidature

Pochi giorni fa, l'A.D. Marchionne ha annunciato la decisione di assumere nuovo personale nello stabilimento di Melfi. La notizia ha ottenuto i complimenti dei sindacati, anche quelli di Landini che si è congratulato con Marchionne. Infatti, questo cambio di rotta è un fatto molto importante dopo le scelte di internazionalizzazione dell'azienda che sembravano aver allontanato la Fiat dall'Italia.
Per avanzare la propria candidatura bisogna mandare un curriculum online utilizzando le procedure specificate sul sito dell'azienda fcagroup.com alla sezione carriere. Alla presente pagina potranno essere consultate tutte le posizioni che verranno gradualmente inserite.

Fiat: si apre la cassa integrazione a Pomigliano

Contemporaneamente alla notizia di nuove assunzioni nello stabilimento Fiat di Melfi per il 2015, arriva l'annuncio di una settimana di Cig a Pomigliano. Una parte dei lavoratori, circa 300, verrà trasferita negli altri stabilimenti di Melfi e Cassino per la produzione della Jeep Renegade e della Fiat 500x, ovvero i mini suv che in questo momento si stanno affermando sul mercato, gli altri lavoratori invece resteranno a casa. La notizia della Cig di Pomigliano è un'ulteriore tegola sulla situazione lavorativa di un territorio che sta già scontando le crisi dei comparti Alenia, Ansaldo e Finmeccanica.