Il ministro Poletti si era allontanato dal tema della pensione anticipata, ma le ultime notizie per donne e uomini al riguardo lo vedono di nuovo protagonista. Le ultime sulla pensione anticipata nel 2015, infatti ruotano attorno al tema ormai ben noto della flessibilità in uscita, con il ministro del Lavoro che finalmente sembra ribadire di nuovo una posizione fortemente a favore di nuove misure per il pensionamento anticipato di dipendenti pubblici, privati e di lavoratori autonomi. L'intervento di Poletti giunge dopo la decisione della Corte Costituzionale di definire inammissibile il referendum contro la riforma Pensioni Fornero portato avanti dalla Lega Nord, un'occasione mancata che seppur in parte prevedibile, ha riacceso la rabbia dei cittadini.
A margine di un convegno alla Luiss il ministro è quindi tornato sul tema delle pensioni anticipate in Italia sottolineando la necessità di uno "strumento flessibile" per chi vuole andare in pensione anche accettando, nel caso, penalizzazioni sugli assegni.
Le ultime notizie sulla pensione anticipata di donne e uomini vedono Poletti parlare di problema sociale in caso di mancate modifiche alla Legge Fornero (problema sociale che i cittadini italiani ben conoscono e ribadiscono da sempre), e ritornare su un aspetto già sottolineato più volte in passato dal ministro: la difficile situazione di chi ha perso o rischia di perdere il lavoro in prossimità della pensione, soggetti per i quali nuove possibilità per la pensione anticipata nel 2015 o 2016 sarebbero fondamentali.
Non dimentichiamo difatti che il problema degli esodati non è risolto ed è giusto ricordare che il Governo Renzi e il ministro Poletti in particolare avevano prima parlato di soluzione definitiva per la primavera 2014, poi di soluzione strutturale e definitiva con la Legge di stabilità. Cos'è successo in seguito? Assolutamente nulla, il problema esodati è ancora lì, solo che adesso i media ne parlano di meno.
Per la pensione anticipata nel 2015 Poletti ha affermato (come fatto numerose volte in passato), che il prestito pensionistico è una delle molte ipotesi allo studio dell'esecutivo per riformare le pensioni. Dichiarazione che sarebbe interessante se non fosse che il ministro nel frattempo non prende una vera posizione e non parla di tempistiche: non è certo la prima volta che ci ritroviamo, nelle ultime notizie sulle pensioni per donne e uomini, a dare conto di dichiarazioni che poi vengono puntualmente dimenticate con il tempo.
Quindi se da un lato il fatto che il ministro abbia battuto un colpo sul tema non può che essere positivo, ma di qui a credere che davvero il Governo Renzi terrà fede alle ipotesi ventilate, il passo è lungo.
Intanto per quanto riguarda le penalizzazioni per la pensione anticipata del 2015 abolite fino a fine 2017 con la legge di stabilità, arriva la conferma dall'INPS che fin dal primo gennaio di quest'anno chi ne ha diritto riceverà l'assegno senza più la decurtazione. Si tratta ovvero dell'eliminazione dei tagli dell'1 per cento per anno per chi ha deciso di uscire prima dei 62 anni dal mondo del lavoro tramite pensione anticipata, tagli elevati al 2% per anno per ogni anno di anticipo prima dei sessanta.
Per chi volesse approfondire rimandiamo al messaggio 417/2015 disponibile sul sito dell'istituto previdenziale italiano. Prima di concludere ricordiamo infine che per chi volesse mantenersi aggiornato sulle ultime novità in tema di pensione anticipata da parte del Governo Renzi, è possibile cliccare sul tasto Segui in alto a sinistra dello schermo.