Sarebbero 400.000 le false posizioni a rischio di assunzione forzata, ovvero quelle partite IVA che in realtà corrisponderebbero a dei veri e propri rapporti di lavoro subordinato. In questi giorni gli ispettori starebbero dando seguito alle disposizioni inserite all'interno della legge Fornero, effettuando delle verifiche in particolare su quelle posizioni che presentano un anomalo rapporto continuativo. Tra gli indicatori che faranno scattare allarme vi sono la presenza di un committente al quale è attribuibile l''80% dei corrispettivi annui, oltre che le collaborazioni fino a 8 mesi nell'arco di due anni e ovviamente la disponibilità per il lavoratore di una postazione fissa all'interno dell'azienda.

Nel caso peggiore, il rapporto di lavoro verrebbe trasformato direttamente in contratto d'assunzione a tempo indeterminato, ma l'evenienza non fa che sottolineare le difficili condizioni di lavoro di un'intera categoria.

Contributi Pensioni delle partite Iva per la gestione separata Inps: si chiede ancora il blocco delle aliquote

Come già anticipato nelle righe precedenti, il contesto nel quale si trovano ad operare molte partite iva resta di estrema difficoltà. Oltre al problema dei rapporti di lavoro continuativi, si aggiunge il peso di un'imposizione contributiva per la gestione separata Inps che nel corso del 2015 ha superato il livello del 30%, per salire entro il 2018 addirittura al 33,72 %.

Se poi si aggiunge che il nuovo regime forfettario (nel quale tutti gli ex minimi sono destinati prima o poi a confluire) prevede un innalzamento dell'aliquota contributiva (che triplica dal 5% al 15) e in alcuni casi il dimezzamento delle soglie di fatturato (come ad esempio per professionisti, free lance e consulenti), si può ben capire come alcuni stiano pensando addirittura di chiudere la propria attività.

Per cercare di rimediare almeno in parte a questa situazione, il Presidente della Commissione lavoro Cesare Damiano avrebbe proposto un apposito emendamento al decreto milleproroghe, con l'idea di bloccare le aliquote Inps al 27%. 

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