Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, durante un convegno organizzato alla Luiss, ha evidenziato che è arrivato il momento per intervenire sulla legge Fornero, attualmente in vigore, attraverso dei sistemi di flessibilità che accompagnino i lavoratori verso la pensione. Vediamo, di seguito, quali sono le ipotesi al vaglio dei tecnici del ministero dell'Economia.

Prima Ipotesi

I proponenti di questa opzione sono lo stesso ministro Poletti, e il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano. Questa ipotesi prevede il pensionamento a partire dall'età di 62 anni con 35 anni di contribuzione con una penalizzazione dell'8 percento. La penalità decresce del 2 percento per ogni anno in più di lavoro svolto fino ad azzerarsi all'età di 66 anni. In questa maniera ci sarà fino ad un massimo di 4 anni di anticipo sulla pensione rispetto a quanto applicato con la legge in vigore.

Seconda Ipotesi

Altra ipotesi, denominata Quota 100, è stata proposta da Cesare Damiano. Essa prevede la possibilità di lasciare il lavoro all'età di 60 anni di età e 35 anni di contributi con il contestuale raggiungimento del valore 100, quale somma tra età anagrafica e contributi versati. Questa ipotesi permetterebbe un anticipo sulla pensione, rispetto ad oggi, tra i 4 e i 6 anni.

Terza Ipotesi

Questa proposta è stata formulata dall'ex ministro del governo Letta, Giovannini. Essa, definita prestito pensionistico, viene concessa al lavoratore con la possibilità di andare in pensione uno o due anni prima rispetto alle norme attuali con una somma fornita dallo Stato, sotto forma di prestito (circa 700 euro mensili), che il lavoratore dovrà restituire al momento del raggiungimento dei requisiti pensionistici attraverso delle micro-rate.

Quarta Ipotesi

Quest'ultima proposta è stata formulata dal ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, con il nome di Proroga Regime Sperimentale, così come riportato sul sito internet pensionioggi.it. Tramite questa ipotesi il lavoratore potrà accedere alla pensione all'età di 57 anni con 35 anni di contributi. Il metodo per il calcolo dell'assegno pensionistico sarà quello contributivo.