Continua il dibattito in seno alla riforma del sistema pensionistico italiano. Da una parte chi è d'accordo con il referendum abrogativo proposto dalla Lega Nord che mira a cancellare la riforma Fornero; dall'altra chi difende a spada tratta l'attuale legge previdenziale in vigore. La posizione del leader della Lega, Matteo Salvini, con il sostegno di Calderoli, vicepresidente del Senato, è piuttosto chiara: abrogazione dell'attuale legge. Ma qual è la posizione dei sindacati in Italia?
I sindacati sembrano piuttosto divisi con la Cgil di Susanna Camusso che è d'accordo con il referendum proposto dalla Lega e la Cisl di Annamaria Furlan che, invece, vorrebbe solamente modificare l'attuale legge pensionistica, magari tramite leggi votate dal Parlamento.
Anche Domenico Proietti della Uil è favorevole a quanto evidenziato dalla Furlan con la possibilità di creare un sistema di uscita anticipata dal lavoro al fine di creare quella staffetta generazionale fondamentale per risolvere il problema della disoccupazione giovanile. Sia la Cisl che la Uil sono d'accordo con quanto proposto dal presidente della commissione lavoro alla Camera, Cesare Damiano, sulle proposte di uscita dei lavoratori a 62 anni con 35 anni di contributi con le penalizzazioni oppure utilizzare il sistema della quota 100 come somma tra età anagrafica e contributi versati.
Lo stesso Damiano ha specificato che 'la legge Fornero ha creato due problemi sociali molto gravi, quello degli esodati e dei quota 96 del comparto scuola; oltre al fatto che ritardare la pensione ai lavoratori significa bloccare le assunzioni creando un aumento della disoccupazione.
Per questi motivi è opportuno inserire un criterio di flessibilità nel sistema pensionistico italiano'.
Anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, è favorevole ad un intervento di modifica della legge pensionistica soprattutto per quanto riguarda l'aumento dei requisiti pensionistici a partire dal gennaio 2016. Infatti, in merito a questa questione, alcuni esponenti del Partito Democratico hanno presentato un'interrogazione parlamentare che modifichi la norma sull'aumento dell'età pensionabile. Il ministro Poletti ha promesso che il tutto sarà discusso con il premier Renzi.