Le recenti dichiarazioni di Poletti e Damiano tra le novità sulla riforma Pensioni 2015. Nella giornata di oggi, 9 febbraio, affrontiamo la discussione inerente la pensione anticipata a 62 anni, la proposta Quota 100, il taglio delle pensioni d'oro, la proroga dell'opzione donne, e la presa di posizione da parte della Cgil, che ha espresso al governo Renzi con un comunicato la sua posizione ufficiale in merito al tema della previdenza, ricevendo tra le altre cose il sostegno di migliaia di lavoratori italiana, come era prevedibile che fosse.
Ultime novità pensioni 2015 a oggi lunedì 9 febbraio: la nuova riforma dopo il Jobs Act
Grazie alle recenti dichiarazioni del Ministro del Lavoro Poletti possiamo assegnare un preciso spazio temporale all'ormai imminente azione del governo.
Le notizie sulla riforma pensioni 2015 ci dicono infatti che il tema previdenziale verrà discusso in sede parlamentare a partire dal mese di marzo, alla conclusione dei decreti del Jobs Act, la cui dead line è stata fissata per il prossimo 20 marzo. Negli ultimi giorni è stata oggetto di discussione la riforma dell'istituto della pensione anticipata, verosimilmente prossimo cavallo di battaglia del governo guidato da Matteo Renzi. Diverse 'le vie' con cui il governo potrebbe presentare la nuova riforma delle pensioni che andrà a sostituire la precedente Fornero, contro cui più volte si sono scagliati non solo i lavorati ma anche gli stessi politici, non ultimo il segretario della Lega Nord Matteo Salvini.
Ultime notizie riforma pensioni a oggi: quale misura per la pensione anticipata?
Sono diversi i punti che tratteremo diffusamente in questi giorni e nelle prossime settimane, inerenti sia alla pensione anticipata sia al possibile taglio delle pensioni d'oro ipotizzato dal nuovo presidente dell'Inps Boeri, in vista della riforma pensioni tanto agognata da lavoratori precoci, usuranti, quota 96 e le oltre 7 mila lavoratrici italiane che si sono viste negare nuovamente la proroga. Uno dei futuri protagonisti principali della politica italiana sarà senz'altro Damiano, il presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei deputati, al quale tra le altre cose si deve la proposta Quota 100, grazie alla quale il lavoratore otterrebbe l'accesso alla pensione maturando quota 100 tra età anagrafica e età contributiva. Sempre a Damiano però si deve ancora un'altra proposta, quella inerente alla pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi, al momento tra le più gettonate in previsione di una riforma previdenziale, per la quale però occorrerebbero risorse attualmente non disponibili. Proprio per questo motivo sarà decisivo il contributo di Tito Boeri in qualità di numero uno dell'Inps, avendo proposto il taglio delle pensioni d'oro fino a un massimo del 30% a partire da assegni superiori a 3 mila euro. Cosa aspettarci dunque dalla riforma pensioni del governo Renzi nei prossimi giorni? Quale la vostra opinione su quanto proposto ad oggi dai politici italiani? Per restare aggiornati su tutte le ultime novità cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.
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