Torniamo a parlare di Pensioni legate ai lavoratori con partite Iva e in particolari di coloro che sono iscritti alla gestione separata Inps: nelle scorse settimane il tema è stato al centro di numerosi dibattiti politici, visto che il peso della contribuzione ha raggiunto soglie ormai al limite della sostenibilità. Il 2015 ha infatti visto entrare in vigore quanto deciso in precedenza con la legge Fornero, ovvero l'aumento progressivo delle aliquote fino alla soglia del 30,72% sul proprio fatturato complessivo.
Ma la situazione potrebbe diventare ancora più insostenibile nei prossimi anni visto che l'aliquota è destinata a salire fino al 33%, di fatto sottraendo una quota sempre più importante di reddito al contribuente.
Gestione separata Inps: come funziona l'aliquota di contribuzione e quali sono i parametri applicativi
Per quanto riguarda l'attuale aliquota del 30,72%, il 30,00% è destinato alla contribuzione ai fini previdenziali mentre il restante 0,72% serve per la copertura utile agli assegni familiari, alla malattia, al congedo parentale e alla gravidanza. Il minimo d'imposizione per le dodici mensilità è calcolato sul reddito base di 15.548 € e corrisponde a 4.776,35 € mentre il massimo (oltre cui i contributi non sono più dovuti) è fissato alla soglia reddituale di 100.324 € e corrisponde a 30.819,53 €.
Nel caso di collaborazione, un terzo resterà a carico del datore di lavoro mentre gli altri due terzi dovranno essere versati direttamente dal contribuente attraverso il sostituto d'imposta.
Lavoratori chiedono intervento del Governo, si spera in una risposta con il prossimo Consiglio dei Ministri
Stante la situazione, i lavoratori hanno più volte chiesto all'esecutivo di intervenire sulla questione, al fine di calmierare il peso dell'aliquota contributiva rispetto all'effettivo fatturato. Negli scorsi anni si era infatti arrivati ad un congelamento della percentuale di versamento, un evento che però nel 2015 non si è ancora verificato; tanto che l'Inps ha appena confermato tramite la circolare numero 27 del 2015 le nuove aliquote della gestione separata.
Sulla questione bisognerà quindi vedere se sarà possibile un intervento correttivo, che molti sperano possa arrivare già con il Consiglio dei Ministri fissato per il prossimo 20 febbraio 2015.
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