Come possono andare in pensione anticipata i "giovani lavoratori", ovvero i lavoratori che non hanno anzianità contributiva di qualsiasi ammontare al 31 dicembre 1995? Parliamo di chi ha iniziato a lavorare a partire dal 1° gennaio 1996, situazione che, secondo le indicazioni dell'Inps, genera una doppia via per ottenere la pensione anticipata.

La prima possibilità è quella di rientrare in determinati requisiti, ovvero di 41 anni e sei mesi di contributi per le donne e di 42 anni e sei mesi per gli uomini. Si tratta, in pratica, degli stessi requisiti richiesti per i "lavoratori vecchi", ovvero di coloro che alla data del 31 dicembre 1995 avevano già dei contributi versati, ma con tre punti differenti:

  • in primo luogo, si valuta tutta la contribuzione versata, a qualunque titolo, versata od accreditata, escludendo, però, i contributi volontari;
  • in secondo luogo, i contributi da lavoro che sono stati versati prima del compimento dei diciotto anni di età, vengono moltiplicati per 1,5 e, dunque, hanno una validità di una volta e mezzo;
  • infine, la pensione anticipata che si percepisce non è soggetta alle penalizzazioni se viene conseguita prima del compimento dei 62 anni di età.

Pensione anticipata, contributi dopo il 31 dicembre 1995: la seconda via del doppio requisito

C'è una seconda possibilità di ottenere la pensione anticipata per chi ha iniziato a versare i contributi a partire dal 1° gennaio 1996: la pensione anticipata viene corrisposta al compimento del 63° compleanno e 3 mesi, con l'obbligo di avere almeno 20 anni di contributi effettivi, ovvero obbligatori, volontari, da riscatto, escludendo quella accreditata figurativamente e a qualunque titolo.

Ma tale possibilità è soggetta alla condizione che l'importo della prima mensilità della pensione risulti superiore ad un importo soglia, calcolato pari a 2,8 volte l'importo dell'assegno sociale del 2012: in quell'anno, l'assegno sociale mensile era di 429,41 euro, moltiplicati per 2,8 si ottiene l'importo soglia di 1.202,35 euro.

Tradotto nella realtà odierna, per percorrere questa seconda possibilità del doppio requisito è necessario che il contribuente abbia lavorato come dipendente ed abbia guadagnato almeno 50 mila euro all'anno, oppure, per i contribuenti che hanno un contratto a progetto, il guadagno annuo dovrà essere superiore ai 60 mila euro all'anno. Per gli artigiani e i commercianti, invece, la soglia si innalza ad almeno 70 mila euro all'anno.