La tensione aumenta con l'avvicinarsi della fatidica data del 27 febbraio. Il mondo della Scuola è in trepidante attesa per il decreto-legge che il governo sta per varare che, dalle ultime indiscrezioni e da quanto anticipato sia dal premier Matteo Renzi sia dalla ministra Giannini al convegno del P.D., promette di rivoluzionare la scuola italiana. A trepidare di più ma anche a sperare di più sono coloro che aspettano da anni di essere stabilizzati.
Dopo anni di precariato, di supplenze tappabuchi, di attese sempre vanificate, questa del premier Renzi potrebbe essere la volta buona, la volta della "buona scuola". Cerchiamo di fare un punto della situazione, sempre in base alle indiscrezioni in nostro possesso e circolate in questi giorni su numerosi organi di stampa.
I precari e la stabilizzazione
E' forse questa "la madre di tutte le battaglie" del decreto che sta per essere "partorito" venerdì 27 febbraio. E' questo il capitolo più atteso se non altro per il numero di persone che dovrebbero essere coinvolte che dopo anni vedono vicino il traguardo tanto agognato: la stabilizzazione. In molti in questi anni di illusioni hanno messo su anche una famiglia, magari dei figli, un mutuo, è comprensibile quindi il loro stato d'animo.
Una trepidazione ed un'attesa ampiamente giustificate. I numeri esatti ancora non li conosciamo con certezza. Alcuni parlano di 134mila circa, secondo le stime del ministero, altri di 123mila. La chiusura delle graduatorie ad esaurimento (le cosiddette GAE), l'eliminazione del precariato "storico", rientrano nel disegno complessivo di riforma della scuola, così come hanno più volte dichiarato sia Renzi sia la Giannini, e non ultimo nel convegno organizzato dal P.D. per festeggiare il primo anno del governo a guida dello stesso premier. Dopo di ciò le assunzioni avverranno esclusivamente secondo nuove forme di concorso.
Ma come avverranno le assunzioni? Qui le indiscrezioni giornalistiche ci vanno ancora caute.
Noi ve le riportiamo così come le abbiamo colte. Una prima indiscrezione ci dice che il piano di immissioni in ruolo riguarderà anche la seconda e terza fascia (graduatorie di istituto, G.I.). Il requisito fondamentale dovrà essere quello indicato dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea vale a dire almeno tre anni di supplenza a tempo determinato fino al 30 giugno. Qui i numeri dovrebbero essere di 1.793 precari e di questi 875 risultano già in elenco nelle Graduatorie ad esaurimento ed altri 755 sono in seconda fascia delle graduatorie di istituto, 163 in terza, il che fa un totale di circa 1000.
Da stime effettuate da IlSole24Ore, che ci fornisce i numeri quindi 100-110mila dovrebbero essere quelli assunti da Graduatorie ad esaurimento e il resto da Graduatorie di istituto. Non ci resta che aspettare e pazientare qualche giorno per "dare i numeri" esatti. Sappiamo che la tensione è tanta. Voi seguiteci come sempre, vi daremo certezze appena in nostro possesso.