Attingere solo dalle graduatorie ad esaurimento questa sembra essere la linea del Miur per l'assunzione dei 150 mila precari da immettere in ruolo per il prossimo anno scolastico. Però, invero, nulla ancora è deciso. Intanto le organizzazioni sindacali di categoria, con precari giunti da tutta Italia, organizzano azioni di protesta davanti al Ministero per chiedere l'immissione in ruolo anche degli abilitati di seconda fascia.

Renzi ancora non si esprime.

Come dicevamo, nulla è stato deciso perché il problema è essenzialmente di natura politica.

Secondo indiscrezioni in nostro possesso, il premier Matteo Renzi non ha ancora preso una decisione. Renzi vuole valutare nel concreto quale potrebbe essere l'impatto economico e sociale in entrambe le ipotesi. Renzi, cioè, vuole conoscere effettivamente i numeri degli eventuali esclusi nel caso si dovesse attingere solo dalle Gae. Ad oggi le voci di corridoio all'interno del Ministero della Pubblica Istruzione rivelano che l'orientamento sia quello di assumere dalle sole graduatorie ad esaurimento. Scelta che lascerebbe con il nodo alla gola, migliaia di lavoratori precari.  Le stime parlano di circa 20 mila, assunti dalle graduatorie d'istituto per supplenze di durata annuale e con titolo abilitante.

Quali le prospettive per i precari eventualmente esclusi?

Cosa ne sarà di coloro nel caso che il governo dovesse immettere in ruolo solo quelli delle graduatorie ad esaurimento? Si dovranno accontentare del solito ruolo di tappabuchi? O per loro il governo ha altre idee per la testa? Proviamo a fare delle ipotesi.

Per loro la via da poter e dover percorrere, oltre che essere la più possibile, è il concorso che sarà bandito, stando alle dichiarazioni, nel 2015 e che farà sentire i suoi effetti solo entro il 2018.

Per chi parteciperà con il possesso dei titoli previsti (almeno tre anni di servizio in qualità di precario a tempo determinato) sarà riservata una quota di posti oppure un punteggio aggiuntivo ad hoc?

Le organizzazioni sindacali di categoria unite sono sul piede di guerra per rivendicare il diritto alla stabilizzazione dei precari che a vario titolo ne posseggono i requisiti.

Il governo è avvertito. L'atteso consiglio dei ministri del 27 febbraio, quello in cui il Miur presenterà il decreto legge sulla buona Scuola, sarà chiarificatore e risolutivo per tutti i precari?

Noi seguiremo lo sviluppo della vicenda, tenendovi aggiornati. Voi intanto seguiteci come sempre.