"Chiedere immediatamente amnistia e indulto e non semplicemente compassione": lo ha ribadito il leader storico dei radicali Marco Pannella, ricordando le parole pronunciate a suo tempo da Papa Giovanni Paolo II e sperando che anche Papa Francesco solleciti con forza l'approvazione di misure di indulgenza per i carcerati in occasione del Giubileo Straordinario. Pannella ha rilanciato da Radio Radicale il messaggio alle Camere dell'ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano nella speranza che anche il nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella prosegua nel solco tracciato dal suo predecessore al Quirinale e ha criticato il fatto che "su giustizia, carceri, tortura e disperazione sociale - ha detto il presidente del senato del Partito Radicale - si continui ad ignorare il messaggio della Presidenza della Repubblica".

Amnistia e indulto e non semplicemente compassione, appello di Pannella a Papa Francesco

Secondo Pannella occorre "compiere un atto di misericordia" per i detenuti e "prendere atto che" per fare fronte al sovraffollamento carcerario per il quale l'Italia entro giugno 2015 deve dare risposte all'Europa ripristinando condizioni di vivibilità nel rispetto dei diritti umani, "non vi sono alternative - ha ribadito Pannella dai microfoni di Radio carcere - agli strumenti dell'amnistia e dell'indulto". In vista del Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco, che nella bolla papale che leggerà ad aprile potrebbe inserire gli appelli per la liberazione dei prigionieri secondo quella che è la tradizione giubilare, Pannella invoca "misericordia", quelle stessa "misericordia" che Karol Vojtyla indicò sia nel Giubileo del 2000 e poi ribadì nel 2002 "ad alta voce recandosi in Parlamento - ha sottolineato il leader radicale - per chiedere immediatamente amnistia e indulto e non semplicemente compassione".

Pannella ha annunciato che saranno promosse nuove "iniziative nonviolente radicalissime per aiutare Cesare (lo Stato, nda) ad uscire . ha detto - dalla sua condizione orrida e assassina".

Nuove manifestazioni 'radicalissime' per chiedere misure di clemenza per i detenuti

E nuove manifestazioni per sollecitare indulto e amnistia 2015 si svolgeranno in particolar modo a Firenze, la città del premier Matteo Renzi che ritiene ormai superata l'emergenza carceri mentre proprio una sentenza del tribunale fiorentino riconosce a un detenuto il diritto alla sconto di pena a al risarcimento danni per avere sofferto la detenzione nel carcere fiorentino di Sollicciano in condizioni di sovraffollamento carcerario avendo meno spazio in cella di quello normativamente previsto che è di quattro metri quadrati per ogni persona sottoposta a detenzione carceraria.

"L'amnistia e l'indulto (attualmente in disccussione in commissione Giustizia al Senato, nda) sono gli unici provvedimenti in grado di ripristinare nel Paese lo stato di diritto e la democrazia", hanno ribadito ieri Maurizio Buzzegoli e Massimo Lensi, rispettivamente segretario e presidente dell'Associazione radicale "Andrea Tamburi", commentando la decisione del tribunale di Firenze che, applicando le nuove norme previste dal decreto legge svuota carceri, ha anche espressamente fatto riferimento alla sentenza pilota Torreggiani della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che ha già condannato l'Italia per l'inumane e degradante condizione carceraria alla quale vengono sottoposti i detenuti.