Sono 76 mila le aziende che hanno già fatto domanda per accedere agli sgravi fiscali previsti per i nuovi assunti. Buone notizie, quindi, dal bonus assunzioni previsto dalla Legge di Stabilità 2015 per le aziende che assumono con contratti a tempo indeterminato, secondo i dati comunicati dal presidente dell'Inps, Tito Boeri, e che si riferiscono ai primi 20 giorni dell'entrata in vigore del provvedimento.
Bonus assunzioni: i dati dell'Inps
I dati sono stati comunicati da Boeri nel corso della conferenza stampa per la firma della convenzione tra Inps, sindacati e Confindustria, relativa all'attività di raccolta dei dati sulla rappresentanza delle organizzazioni sindacali.
Il bonus assunzioni è entrato in vigore il primo febbraio ed in soli venti giorni 76 mila imprese hanno comunicato all'Inps per accedere allo sgravio fiscale previsto, facendo presumere, secondo Boeri, che gli assunti siano anche di più in quanto ogni singola azienda potrebbe aver fatto, in realtà, più assunzioni per ogni richiesta. Si tratta ancora di dati molto parziali e solo alla fine di maggio si sarà in grado di valutare la reale portata del provvedimento introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 per rendersi conto se la stima di 800 mila nuovi contratti, fatta dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan al momento del varo della legge, era realistica.
Bonus assunzioni: come funziona
Secondo le regole dettate dalla circolare Inps n.17 del 30 gennaio 2015, destinatari del bonus assunzioni sono tutti i datori di lavoro privati che stipulano contratti di lavoro a tempo indeterminato, anche part-time.
L'entità dello sgravio fiscale è di 671,66 euro mensili (poco più di 8 mila euro l'anno) e viene concesso per tre anni in riferimento alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015. Le risorse stanziate dalla Legge di Stabilità 2015 per il finanziamento degli sgravi fiscali da destinare alle aziende che assumono a tempo indeterminato sono:
- 2 milioni di euro, per l'anno 2015 in corso;
- 15 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2016 e 2017;
- 11 milioni di euro, per l'anno 2018;
- 2 milioni di euro, per l'anno 2019.
Uno spiraglio di luce che, si spera, possa essere rafforzato dagli attesi effetti dell'entrata in vigore delle innovazioni previste dal Jobs Act.