Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito riferito a pensione anticipata 2015 e previdenza. Gli ultimi aggiornamenti non possono non ruotare attorno al dibattimento in corso in Commissione Lavoro dove ormai da giorni si discutono ddl Damiano e super ddl, quel pull di 10 decreti presentati 'a fianco' al provvedimento firmato dall'ex ministro del lavoro e attuale membro del PD. In questo momento l'impressione è che i lavori siano a un punto morto, complici in particolare le assenze del ministro Poletti e del presidente dell'INPS Boeri che erano attesi ad inizio settimana.

Le loro audizioni potrebbero rivelarsi decisive per orientare un dibattito mirato a concedere la pensione anticipata 2015 a 62 anni più un minimo di 35 di contributi, con il parere di Boeri a divenire in particolare decisivo dato che in passato l'INPS ha più volte bocciato lo stesso ddl Damiano per via delle onerose coperture economiche richieste dalla manovra stilata dal presidente della Commissione Lavoro. L'atteggiamento di Poletti e Boeri ha spinto lo stesso Damiano ad inviargli un appello, un 'coro' al quale si è unito anche il PCdI.

Pensione anticipata 2015 a 62 anni, ddl Damiano e super ddl: Commissione Lavoro decisiva, 'Pericoloso l'aumento dell'età pensionabile'

Parlando di pensione anticipata 2015 e previdenza bisogna dunque evidenziare l'appello mosso dal PCdI al governo Renzi: 'L'Inail ci dice che più si è avanti con l'età più si rischiano incidenti mortali. Lo dimostrano le tragedie degli ultimi giorni, un lavoratore aveva 65 anni, un altro addirittura 74. Quando ci si occupa del lavoro non lo si può fare solo seguendo l'ottica dell'impresa, che tutti sanno essere molto attenta al profitto. Ogni tanto bisognerebbe anche pensare alle persone'. Il partito rosso si è dunque scagliato contro l'incremento dell'età pensionabile evidenziando, numeri alla mano, 'la pericolosità sociale' insita in azioni del genere. Un appello di certo sentito che fa seguito a quello a firma Damiano: 'Se il ministro del lavoro Poletti e il presidente dell'INPS Boeri intendono riformare il sistema pensionistico nel segno dell'equità, prima di pensare ad una tosatura indifferenziata di coloro che sono andati in pensione con il calcolo retributivo, sarebbe opportuno approfondire alcuni dati del risultato d'esercizio del 2013'.



L'ex ministro del lavoro continua a puntare su una pensione anticipata 2015 a 62 anni più un requisito minimo contributivo fissato in 35 anni, ma allo stato attuale sta incontrando parecchi ostacoli. Il più grande è quello costituito dalle necessarie coperture economiche, con lo stesso Poletti ad aver ribadito che i fondi sono limitati anche e soprattutto a causa del fatto che si deve sempre tenere d'occhio la questione del debito pubblico. Anche ammesso che il dibattito dovesse dare i propri frutti e che i requisiti di accesso alla pensione anticipata 2015 venissero riformati, si presenterebbe poi un ulteriore problema, quello delle penalizzazioni cui andranno incontro i lavoratori. Gli assegni previdenziali sono già abbastanza 'leggeri' ma al momento il disegno Damiano non esclude decurtazioni pecuniarie per chi abbandonerà l'impiego prima di una certa soglia anagrafica. A questo punto non resta che attendere, il dibattito in Commissione Lavoro sarà decisivo in un senso o nell'altro.