Da una parte il presidente dell'Inps Tito Boeri, che continua a confermare che entro giugno presenterà la "proposta organica" di riforma del sistema previdenziale che prevede in linea generale nuovi tagli alle pensioni d'oro e nuove forme di flessibilità in uscita, dall'altra parte il deputato del Pd e consigliere economico di Palazzo Chigi, Yoram Gutgeld, che dopo aver acceso a inizio 2015 le speranze per la pensione anticipata, oggi, nel suo nuovo ruolo di commissario per la spending review esclude tra i settori di intervento quello delle Pensioni.
C'è ancora tanta confusione, insomma, sulla riforma pensioni messa in cantiere dal Governo Renzi.
Riforma pensioni 2015, Yoram Gutgeld: nessun taglio alle pensioni alte
"Abbiamo affrontato già questo discorso, la decisione politica - ha detto oggi a Radio 24 il nuovo commissario per la revisione e riduzione della spesa pubblica nominato dal Governo Renzi - è stata di non toccarle. Le pensioni alte - ha aggiunto Yoram Gutgeld - sono già in qualche modo tassate e quindi c'è già un intervento di equità. Andare più in giù- secondo l'economista israeliano - significherebbe entrare sui livelli di pensioni medie, tipo da 90.000 euro, e si è deciso politicamente di non farlo", ha ribadito diversamente da quanto invece continua a ripetere il presidente dell'Inps al quale ha confermato la sua fiducia il ministro del Lavoro Giuliano Poletti il quale, criticando la legge Fornero, ha sottolineato che l'Istituto nazionale per la previdenza sociale sta lavorando su calcoli e simulazioni per capire dove e quanto tagliare per rendere il sistema previdenziale più equo e sostenibile e introdurre nuove forme di flessibilità in uscita verso il prepensionamento.
Poi saranno definite le proposte e partirà il confronto con i sindacati sulle modifiche alla legge Fornero che dovrebbero arrivare con la prossima legge di Stabilità, secondo la road map dell'esecutivo che ancora però, evidentemente, non ha fatto i conti. Anzi, tutt'altro. Le ultime dichiarazioni di Yoram Gutgeld sembrano infatti scontrarsi con le proposte Inps e con quanto ribadito ieri da Boeri.
Pensioni, Tito Boeri: Inps inflessibile su abusi nel versamento contributi
Confermando le proposte annunciate la scorsa settimana a Otto e mezzo di Lilly Gruber su la 7 su nuove forme di flessibilità e su prelievi dalle pensioni alte, Boeri ha lanciato "l'operazione trasparenza" spiegando che "l'Inps sarà inflessibile" nel contrastare tutti gli "abusi" nel sistema previdenziale.
Va ricordato peraltro che la riforma pensioni Fornero ha tolto a molti, come per esempio a migliaia di lavoratori esodati e Quota 96 scuola, oltre che ai lavoratori precoci e a quelli impegnati in lavori usuranti, ma ha dato a pochi, come agli alti burocrati di Stato, professori universitari, primari che godono ancora di pensioni altissime, per non parlare dei vitalizi dei politici. "Ci sono ancora troppo abusi in Italia nel versamento de i contributi - ha sottolineato il presidente Inps ieri a Milano intervenendo a un convegno sul lavoro organizzato da Confapi industria -. Saremo inflessibili - ha assicurato - nel prevenirli. Bisogna rendere ancora più efficienti - ha aggiunto Boeri - gli ispettorati".