Mentre continua a fare i calcoli e le simulazioni sulla "proposta organica" per la revisione riforma Fornero verso nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata e tagli alle Pensioni d'oro che sarà presentata entro giugno, il presidente dell'Inps Tito Boeri riapre anche il capitolo dei "troppi abusi" sulle pensioni in Italia e lancia "l'operazione trasparenza".

Riforma pensioni 2015, Tito Boeri conferma: 'Basta ai privilegi'

"In Italia - ha dichiarato oggi il presidente dell'Istituto nazionale di previdenza sociale - ci sono troppi abusi sui versamenti contributivi.

L'Inps sarà inflessibile - ha spiegato a margine di un convegno organizzato da Confapi Industria a Milano - nel prevenirli contro qualsiasi irregolarità". L'economista bocconiano chiamato dal premier Matteo Renzi ai vertici dell'Inps con l'obiettivo di rinnovarne la mission e la governance, si augura inoltre che ci sia sui controlli "maggiore efficienza da parte degli ispettorati'.

Inps, parte l'operazione trasparenza contro gli abusi sui versamenti

Il professore Boeri, che ha annunciato "un'operazione di trasparenza" - nell'ambito della quale fa parte anche la cosiddetta busta arancione che prende il nome dal modello svedese - ha dichiarato che "nei prossimi mesi cercheremo di documentare e informare tutti gli italiani - ha sottolineato il presidente dell'Inps - sul legame che esiste tra contributi previdenziali e le loro pensioni in quella che sarà una vera e propria operazione trasparenza".

Così, ha spiegato Boeri, si potrà evitare che dar percepire ai cittadini "i contributi come una tassa ma - ha detto - come una ferma forma di risparmio".

Tagli alle pensioni d'oro contro le iniquità generate dalla legge Fornero

Il presidente dell'Inps conferma dunque di lavorare per rendere il sistema previdenziale più equo, solidale e flessibile contro le "iniquità generate nel nostro sistema previdenziale", ha detto Boeri che da tempo critica la riforma pensioni Fornero e anche le riforme passare come la riforma Dini.

"Il patto tra le generazioni sopravvive - ha sottolineato - solo se c'è un'idea di equità nei trattamenti". Saranno inevitabili, dunque, i tagli alle pensioni d'oro. Le ultime cifre indicate da Boeri, che comunque ancora deve fare conti e simulazioni, sono quelle indicate nelle scorse settimane a Presa Diretta su Rai 3, cioè tagli del "20%, massimo il 30% sulle pensioni più alte di 3.000 euro al mese".

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha già fatto sapere che prima di confrontarsi con i sindacati sulla modifiche alla legge Fornero si dovrà confrontare con l'Inps naturalmente sulla base dei dati che emergeranno dalle simulazioni avviate. In linea generale sembra che il governo voglia dare "carta bianca" a Boeri, se non altro per evitare di essere scavalcato dal Parlamento. Non va dimenticato, infatti, che in commissione Lavoro alla Camera è ripartito l'esame del ddl per la pensione anticipata a 62 anni di Cesare Damiano, dell'Area Riformista del Pd, che è stato congiunto ad altri 10 ddl che propongono il superamento della legge Fornero con nuove forme di flessibilità in uscita per il prepensionamento. Come andrà a finire la partita sulla riforma pensioni 2015?