L'esame parlamentare del disegno di legge su "La Buona Scuola", fortemente voluto dal premier Matteo Renzi, sta proseguendo il suo iter previsto. La settimana scorsa è terminata la discussione alla Camera, in Commissione Cultura. Il governo Renzi ha comunicato i dati relativi ai precari ancora in attesa di essere assunti, il numero relativo alle assunzioni a tempo determinato avvenute lo scorso anno e le necessità previste per l'anno prossimo. Questa settimana si entra nel vivo della questione. Oggi, lunedì 20 aprile entro le ore 12, scade il termine per presentare gli eventuali emendamenti e si prevedono numerose modifiche che, probabilmente, ritarderanno l'approdo in Aula del provvedimento allungando i tempi per l'eventuale approvazione del decreto.
Uno dei punti più discussi dai sindacati è il piano assunzionale che non prende in considerazione gli insegnanti nelle graduatorie di istituto e il personale Ata per i quali non è previsto il rinnovo dei contratti a tempo determinato allo scopo di coprire i posti che superano la durata complessiva di 3 anni.
Altro punto contrastato è quello relativo ai poteri conferiti ai dirigenti che, secondo quanto stabilito dalla riforma, dovrebbero sostituirsi ai nuclei di valutazione nel giudicare il lavoro svolto dagli insegnanti e dai componenti dell'organico funzionale.
Vedremo se, nei prossimi giorni, si riuscirà a scongiurare la manifestazione per la quale si prevede una consistente affluenza.