L'esame parlamentare del disegno di legge su "La Buona Scuola", fortemente voluto dal premier Matteo Renzi, sta proseguendo il suo iter previsto. La settimana scorsa è terminata la discussione alla Camera, in Commissione Cultura. Il governo Renzi ha comunicato i dati relativi ai precari ancora in attesa di essere assunti, il numero relativo alle assunzioni a tempo determinato avvenute lo scorso anno e le necessità previste per l'anno prossimo. Questa settimana si entra nel vivo della questione. Oggi, lunedì 20 aprile entro le ore 12, scade il termine per presentare gli eventuali emendamenti e si prevedono numerose modifiche che, probabilmente, ritarderanno l'approdo in Aula del provvedimento allungando i tempi per l'eventuale approvazione del decreto.

Nel frattempo, i sindacati hanno organizzato uno sciopero generale che si terrà il 5 maggio relativo a tutto il personale della scuola. Gli argomenti contestati sono, tra le altre cose, il precariato, i poteri del dirigente e il blocco del contratto. Quindi, se non cambierà nulla nei rapporti con il governo Renzi, si arriverà ad una grande manifestazione con un'altissima partecipazione dei lavoratori del comparto scuola. Francesco Scrima, segretario generale della Cisl, settore scuola, ha spiegato che "ci sono tutti i motivi per contrastare il disegno di legge sulla riforma ora all'esame del Parlamento".

Uno dei punti più discussi dai sindacati è il piano assunzionale che non prende in considerazione gli insegnanti nelle graduatorie di istituto e il personale Ata per i quali non è previsto il rinnovo dei contratti a tempo determinato allo scopo di coprire i posti che superano la durata complessiva di 3 anni.

Altro punto contrastato è quello relativo ai poteri conferiti ai dirigenti che, secondo quanto stabilito dalla riforma, dovrebbero sostituirsi ai nuclei di valutazione nel giudicare il lavoro svolto dagli insegnanti e dai componenti dell'organico funzionale. 

Vedremo se, nei prossimi giorni, si riuscirà a scongiurare la manifestazione per la quale si prevede una consistente affluenza.