Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha anticipato quelle che saranno le linee del pacchetto di proposte che verranno presentate nel prossimo mese di giugno al governo Renzi. Il numero uno dell'Ente di Previdenza Sociale lo ha fatto attraverso un'intervista rilasciata al quotidiano 'Repubblica'. Boeri ha parlato di una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, confermando l'intenzione di voler modificare la riforma Fornero; ha parlato, inoltre, di reddito minimo garantito per i lavoratori over 55 che si trovano in condizioni di povertà, ma anche di regole previdenziali che possano offrire maggiore equità e meno privilegi.

Inps, Boeri a 'Repubblica': tutte le prestazioni pagate al primo del mese

Boeri, inoltre, ha confermato la volontà da parte dell'Inps di pagare, a partire dal prossimo mese di giugno, tutte le prestazioni il primo giorno di ogni mese: le Poste hanno già detto di sì all'iniziativa, si attende, a questo punto, una risposta positiva dalle banche. Tutti coloro che percepiscono un assegno dall'Inps, dunque, dalle Pensioni di qualunque tipo fino all'indennità di accompagnamento, potrebbero, a breve, ricevere il pagamento il primo di ogni mese. Boeri ha parlato di 'primo passo verso l'unificazione delle pensioni' e di un aiuto per quei pensionati poveri che così riceveranno anche loro l'assegno il primo del mese.

Reddito minimo garantito per gli over 55 che perdono il lavoro

Il presidente dell'Inps, inoltre, ha sottolineato come uno dei problemi più seri del nostro paese sia rappresentato da quei lavoratori appartenenti alla fascia di età dai 55 ai 65 anni che si ritrovano improvvisamente disoccupati e, di conseguenza, in condizioni di povertà.

Le statistiche raccontano che sono uno su dieci è in grado di trovare un nuovo lavoro. Ecco perchè nasce l'esigenza di introdurre un reddito minimo garantito, visto che, al momento, non esiste alcun sussidio per gli under 65 in grado di aiutarlo a superare i momenti difficili. 

Pensioni: maggiore flessibilità in uscita ma 'prima esci, meno prendi'

Se da una parte ci sono molti over 55 che perdono il lavoro, dall'altra stiamo assistendo ad uno strano 'fenomeno': più disoccupazione tra i giovani, più occupazione per gli over 55. Così è necessario attuare al più presto un ricambio generazionale, consentendo a tutti coloro che desiderano lasciare il lavoro, di poterlo fare prima di arrivare all'età della pensione di vecchiaia. Naturalmente, tutto ciò inevitabilmente avrà ripercussioni sull'assegno pensionistico: prima esci dal lavoro e meno prendi.