'Non è tutto ora ciò che luccica': così si potrebbe riassumere l'intervento di Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, sulla risoluzione di maggioranza per il DEF. Quello che è mancato è un chiaro riferimento da parte del governo Renzi alla sostenibilità economia di un intervento di riforma pensioni per il 2015. Alcuni elementi - soprattutto per quanto riguarda la riforma del mercato del lavoro - sono da apprezzare, secondo Damiano, ma il vuoto sul tema previdenziale non fa ben sperare per la prosecuzione dei confronti all'interno del PD e all'interno dell'esecutivo.
L'assenza nel DEF di ogni riferimento alla riforma pensioni: il governo Renzi tace, news 25-04
All'interno della risoluzione di maggioranza per quanto riguarda il DEF (Documento di Economia e Finanza), Cesare Damiano sottolinea alcuni aspetti positivi da approfondire ma anche tante criticità. Le indicazioni più importanti - ma il governo Renzi già ne valuta la sostenibilità - riguardano soprattutto gli sgravi contributivi per chi assume secondo le nuove forme contrattuali a tutele crescenti, potrebbero, infatti, diventare strutturali e non rimanere ancorati al solo 2015. Un'altra richiesta formale che è stata effettuata riguarda l'estensione dei nuovi sussidi di disoccupazione, l'Asdi e il Dis-coll, al di là dell'anno 2015: le nuove forme di sostegno al reddito, infatti, sono state predisposte in via sperimentale soltanto per quest'anno.
Giunge poi l'attacco di Cesare Damiano al governo Renzi. Il nodo è sempre quello della riforma Pensioni per il 2015: il rappresentante della minoranza dem non retrocede e anzi rilancia. In effetti, l'assenza nel DEF di ogni predisposizione per la riforma previdenziale è preoccupante: Damiano richiede, allora, un impegno concreto per l'introduzione di meccanismi di flessibilità in uscita all'interno della legge di stabilità 2015.
Buone notizie per esodati e Quota 96? 'Prove' di riforma pensioni per il governo Renzi, news 25-04
Una buona notizia potrebbe arrivare presto per quanto riguarda tutta una serie di questioni rimaste in sospeso: una prima "prova" di riforma pensioni 2015 da parte del governo Renzi potrebbe arrivare con il ddl n.
2958, depositato alla Camera da parte dei democratici. La proposta è molto concreta e affronta alcuni nodi fondamentali: l'istituzione di una nuova salvaguardia per gli esodati, per cui, ad essere coperti, potrebbero essere altri 26.000 lavoratori; la soluzione della vicenda paradossale dei cosiddetti Quota 96 della scuola e quella dell'armonizzazione dei requisiti per i lavoratori ferrovieri. Potrebbe giungere, anche, lo stop alle penalità sugli assegni che sono stati liquidati prima dell'anno 2015.
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