La riforma pensioni sta accendendo l'opinione pubblica negli ultimi mesi e dopo l'ultima salvaguardia promossa arriva una richiesta della Lega Nord che ripropone la settime salvaguardia. La proposta della Lega riguarda tutti i dipendenti pubblici che abbiano raggiunto la così detta Quota 96 entro il 31 dicembre 2012 e non oltre, garantendogli il prepensionamento. Novità rilevante per i dipendenti pubblici è anche la proposta che prevede l'introduzione di permessi ad ore in caso di terapie o visite mediche specialistiche.
Pensionamento a 64 anni?
Il partito guidato da Salvini punta ad eliminare la discriminazione in fatto di pensionamento introdotta dalla legge Fornero e punta a modificare il comma 15-bis del dl 201 del 2011.
Nella nota diffusa dal Partirtto silehgge come la Lega cerchi di dare a tutti i dipendenti pubblici che abbiano raggiunto la Quota 96 potranno andare in pensione al compimento del 64 anno di età e 3 mesi. Per quanto riguarda il settore del lavoro privato la Lega ha deciso di proporre l'abrogazione di un passo della legge che prevede la disponibilità di un contratto attivo al 28 dicembre 2011 per poter usufruire del prepensionamento.
La possibilità dei permessi ad ore
Altre novità per i dipendenti pubblici che vedono integrare nel cosiddetto parchetto sociale, un accordo tra Aran e i sindacati, integrare nuove modalità di attivazione per i permessi previsti per le visite mediche. Trattativa portata avanti per trovare un punto di incontro in seguito alla sentenza del Tar del Lazio che ha affermato lo scorso 17 aprile che esiste la possibilità di poter usufruire per i dipendenti pubblici di permessi retribuiti che consentano lo spostamento per effettuare visite mediche specialistiche, terapie e esami diagnostici.
La soluzione a questa situazione di stallo che è venuta a crearsi con i sindacati sarebbero dei permessi ad ore concessi specificatamente nei casi in cui si debbano effettuare visite mediche che non richiedono un'assenza dal lavoro che costringa i dipendenti ad usare i giorni di malattia oppure i giorni feriali.
