Prosegue incessantemente il dibattito sui temi riforma Pensioni e pensione anticipata, i riflettori sono ora puntati sulle prossime mosse dell'esecutivo. Il premier Renzi, nel corso della Conferenza stampa del 18 maggio, ha annunciato non solo il bonus Poletti, ma le possibili 'ricette' per consentire una maggiore flessibilità in uscita. Se si considera che da tempo molti esponenti politici, Damiano in primis, stanno incalzando il Governo affinché si decida a fare chiarezza sul fronte pensionistico e previdenziale, è lecito sperare che il Cdm di lunedì scorso possa aver segnato l'atteso punto di svolta e che finalmente si metterà mano alla famigerata Riforma Fornero.

Pensione anticipata con penalizzazioni: Renzi ok all'uscita flessibile con assegno ridotto

Nelle ultime dichiarazioni il premier ha fatto intendere di essere disposto a riconsiderare le misure di pensione anticipata ancora al vaglio del Governo, stando a quanto affermato, l'esecutivo starebbe cercando di comprendere come poter concedere una maggiore flessibilità in uscita a fronte di una assegno pensionistico leggermente più basso. La pensione anticipata con penalità è una strada che Damiano aveva già indicato quando aveva proposto la quota 97: ossia la possibilità di accedere alla quiescenza a partire dai 62 anni e 35 di contributi a fronte di una decurtazione del 2% per ogni anno di anticipo rispetto agli attuali requisiti anagrafici richiesti.

La quota 97 proposta dal Presidente della Commissione Lavoro così come la quota 100 o 41 non hanno purtroppo ad oggi mai visto la luce a causa delle carenti risorse finanziarie. Dopo la decisione della Consulta che ha dichiarato illegittimo il blocco delle indicizzazioni per il 2012-2013, aprendo una voragine nei conti pubblici, molti si erano detti rassegnati alla possibilità che in Legge di Stabilità si potesse ancora parlare di pensione anticipata. Ora però le cose potrebbero cambiare, il premier Renzi ha deciso per un rimborso parziale delle pensioni: una tantum, pari al più a 750 euro, in base alla quiescenza lorda percepita e ha parlato della necessità di svecchiare il mondo del lavoro consentendo l'uscita flessibile a fronte di penalità sulla quiescenza.

Alla luce di ciò l'ipotesi di Damiano potrebbe riprendere piede, verrà riconsiderato il prestito Inps o sarà varata un' altra misura? Vi terremo certamente informati, voi dal canto vostro se volete rimanere aggiornati cliccate sul tasto 'Segui' vicino al nome dell'autore.