Serve maggiore flessibilità per gli esodati e le nuove generazioni. Lo hanno lasciato intendere le recenti dichiarazioni del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che, dopo l'esito della Consulta sulla perequazione degli assegni, continua a sostenere con fermezza le ipotesi avanzate tempo fa, al fine di garantire una maggiore flessibilità in uscita.

La discussione, quindi, resta ancora accesa per quanto riguarda il meccanismo di Quota 100 che consentirebbe ai lavoratori di usufruire del trattamento pensionistico dopo la maturazione di un minimo di 62 anni di età e 38 anni di contributi o 63 anni di età e 37 anni versamenti contributivi o ancora 64 anni di età e 36 anni di contribuzione effettiva.

"Con la flessibilità, infatti, si ottimizzerebbe il ruolo della pensione anticipata come soluzione strutturata", ha detto il deputato del Partito Democratico Damiano che, ha chiesto il Governo la riapertura di un tavolo di confronto per discutere sugli argomenti più caldi dell'anno.

Le intenzioni dell'esecutivo sembrano esserci, anche se, la bocciatura della norma Fornero sul blocco della perequazione da parte della Corte Costituzionale, ha creato non pochi problemi per quanto riguarda il tema previdenziale. Infatti, come riportato dal quotidiano "Urban Post", il Governo deve far fronte alle somme da rimborsare alla maggior parte dei pensionati che hanno dovuto i fare i conti con la perequazione sugli assegni introdotta dalla Riforma Fornero del 2011.

Da non dimenticare, che il buco da 10 miliardi di euro che si è venuto a creare, potrebbe complicare gli interventi sulla pensione anticipata e di conseguenza, escludere ancora una volta il problema degli esodati. Sempre come specificato da "Urban Post", il Governo potrebbe dare inizio alla restituzione delle somme dovute ai pensionati che percepiscono assegni con importi inferiori mentre la mancata rivalutazione potrebbe rimanere per i pensionati che percepiscono assegni superiori ai 3000 euro. Tutto ciò al fine di contenere la spesa pubblica e finanziare gli interventi sulla flessibilità in uscita.