Pronto il regolamento, ma il bando non c'è ancora. Siamo alle solite. Ancora una volta, in Italia, la parola d'ordine è 'provvisorietà ed incompletezza'. Il nuovo caso riguarda le scuole di specializzazione in medicina visto che la Gazzetta Ufficiale N. 99 di ieri, 30 aprile 2015, ha pubblicato il regolamento definitivo riguardante l'ammissione dei giovani medici alle varie scuole di specializzazione. Il problema nasce dal fatto che tutti attendevano, entro la data di ieri, anche la pubblicazione del bando per l'accesso: invece, ancora nulla, nonostante le promesse, fatte a più riprese, dal numero uno del Miur, Stefania Giannini. Si tratta di un ritardo che assume maggiore 'colpevolezza', soprattutto se teniamo conto del fatto che il ritardo riguarda addirittura una proroga: il Miur, a tal proposito, ha specificato che l'ennesimo posticipo per la pubblicazione del bando deriva dalle borse territoriali, la cui comunicazione dalle regioni deve ancora arrivare. Le previsioni (speriamo che questa volta risultino azzeccate) parlano di un rinvio per la prossima settimana. 

Test di medicina, come si svolgeranno le prove

Tornando alla prova vera e propria, questa non potrà svolgersi prima di sessanta giorni trascorsi dalla pubblicazione del bando. Ogni candidato potrà partecipare ad un massimo di tre tipologie di Scuola che dovranno essere indicate in ordine di preferenza e la prova sarà scritta: i giovani medici che parteciperanno al concorso dovranno rispondere a 110 domande a risposta multipla. I primi settanta quesiti, di carattere generale, costituiranno la prima parte del test che si svolgerà in un'unica data essendo comune a tutte le scuole. La seconda parte della prova, ovvero le altre quaranta domande, saranno più specifici in base al tipo di scuola. Il bando potrà fissare anche la soglia di un punteggio minimo che ciascun candidato dovrà raggiungere, affinchè si possa considerare superata la prova dell'esame. Secondo quanto precisato dal ministro dell'Istruzione, onorevole Stefania Giannini, lo stanziamento finanziario previsto sarà in grado di coprire solo circa 4.000 contratti di formazione, salvo ulteriori ma al quanto improbabili aumenti delle risorse economiche a disposizione.