Come ha sottolineato lo stesso Renzi in una recente intervista, si tratta di uno dei momenti più difficili della sua legislatura. Se il governo rischia molto sulla riforma della scuola, anche sul fronte della riforma pensioni 2015 si attende un cambio di rotta: le ultime notizie rivelano come Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, abbia nuovamente attaccato la proposta di Boeri e dell'Inps, mentre Poletti sembra restare a guardare per capire quali sono le reali poste in gioco della discussione. Una posizione attendista del governo Renzi che non piace e che rischia di rinviare ancora una volta il processo di riforma.

Sul fronte, invece, dei rimborsi e dell'indicizzazione, sono giunti gli emendamenti al cosiddetto "Decreto Pensioni". Le due questioni sono connesse: la sostenibilità finanziaria di tale decreto produrrà cambiamenti nella prospettiva d'analisi del primo problema, quello di come pensare e attuare flessibilità in uscita.

Damiano, governo Renzi e Boeri: ultime notizie riforma pensioni 2015

Le ultime notizie chiariscono come oramai per la riforma pensioni 2015 la partita si giochi tra tre grandi visioni del problema. Da un lato c'è Boeri, neopresidente dell'Inps, che spinge verso il passaggio al contributivo pieno con possibilità di 'tagli' alle pensioni in essere in vista della sostenibilità economica di una riforma sulla flessibilità in uscita.

Dall'altro c'è Cesare Damiano, il quale ritiene che la sua proposta di Quota 97 (62 anni di età, 35 anni di contributi, 8% di penalizzazione) sia l'unica via percorribile e sostenibile contro l'iniquità sociale della legge Fornero, ribadendo ancora la sua dura contrarietà alla proposta Boeri. E, infine, c'è il governo Renzi: il Ministro Poletti ha aperto un tavolo permanente con i sindacati, salutato favorevolmente dallo stesso Damiano, ma per il resto tutto tace: non arriva alcuna proposta e non è ancora chiaro dove si intenda posizionare nello scontro tra Damiano e Boeri.

Un'ambiguità che ha un valore politico: il governo Renzi è in crisi su più fronti, da quello dei risultati elettorali del PD, al nodo sulla scuola, che potrebbe causare l'inciampo dell'esecutivo.

Emendamenti dl rimborsi e riforma pensioni 2015: ultime notizie 18-06

L'altro grande nodo sul tema della riforma pensioni 2015 è quello connesso al decreto sui rimborsi.

Il destino della flessibilità in uscita sembra essere connesso "finanziariamente" alle decisioni che si prenderanno in quest'ambito: le ultime notizie sulla questione mostrano come siano arrivati emendamenti piuttosto importanti soprattutto sul primo articolo del dl n. 65 del 2015. La proposta M5S e SEL è quella più "semplice": la rivalutazione deve essere complessiva e le risorse si trovano attraverso una patrimoniale; più moderato, invece, l'emendamento Gnecchi-Damiano, che, richiamandosi al ripristino di alcune normative di legge (la n. 147 del 2013 e la n. 388 del 2000), potrebbe portare qualche euro in tasca in più agli italiani. Semplificando il discorso, il dl rimborsi, così com'è stato pensato, restituirebbe ai pensionati appena il 10/15% di quanto lasciato e, da più parti, la proposta risulta inaccettabile e ai limiti dell'incostituzionalità.

È tutto con le ultime notizie sulla riforma pensioni 2015 del governo Renzi. Per continuare a ricevere aggiornamenti, il consiglio è di cliccare su "Segui" in alto poco sopra il titolo dell'articolo.