La strategia del governo Renzi sembra essere mutata sul fronte della riforma pensioni 2015: se si intendeva agire senza l'accordo con i sindacati, ora sembra essere sempre più urgente la loro presenza nei tavoli di confronto. Le ultime notizie rivelano come, dopo l'apertura del tavolo con il Ministro Poletti, anche l'Inps di Boeri abbia chiesto per giovedì 9 luglio un incontro con Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, per discutere non soltanto della questione delle indicizzazioni delle Pensioni e del nodo "rimborsi", ma anche delle proposte sull'uscita flessibile e sul passaggio al contributivo pieno.
I sindacati hanno accolto con favore l'invito, ma hanno sottolineato come proseguiranno nella loro mobilitazione con due appuntamenti tra giugno e luglio.
Boeri-sindacati: ultime notizie riforma pensioni governo Renzi per il 2015
L'incontro tra Boeri e i sindacati è molto atteso per una serie di motivi: con il nuovo presidente, infatti, l'Inps sta vivendo una nuova stagione di "protagonismo" nel mondo politico e la comunione di intenti con il governo Renzi preoccupa molto proprio i sindacati. Boeri ha intenzione di discutere con i rappresentanti sindacali dei pensionati alcune questioni riguardanti la riforma pensioni 2015: da un lato, dunque, le proposte di flessibilità in uscita, è probabile che Boeri cercherà di convincere della bontà della sua proposta di passaggio al contributivo; dall'altro la questione dei rimborsi e delle indicizzazioni, su come rendere attuativa la sentenza della Consulta.
Le ultime news sul fronte delle pensioni, però, raccontano anche come i sindacati intendano portare avanti le proprie istanze anche attraverso mobilitazioni e non soltanto mediante tavoli istituzionali: gli appuntamenti sono il 24 giugno nella piazza del Pantheon e a luglio direttamente dinanzi al Senato quando si tratterà di convertire in legge il decreto sui rimborsi e le indicizzazioni.
Quota 97 e 100: ultime news governo Renzi riforma pensioni 2015
Intanto, durante questa settimana si apriranno nuovamente i confronti in Commissione Lavoro sulle proposte di riforma pensioni 2015 da presentare al governo Renzi: le ultime notizie raccontano come gli incontri (e gli scontri) saranno soprattutto intorno a tre proposte di riforma del sistema pensionistico.
La più gettonata sembra essere la proposta Damiano sulla Quota 97, 62 anni di requisito anagrafico, e 35 anni di contribuzione, con penalizzazione all'8%, ma con una clausola "salva-precoci" che concede la pensione piena anche "soltanto" con 41 anni di contribuzione; c'è poi la Quota 100, 62 anni d'età e 38 anni di contributi, ma senza alcuna forma di penalizzazione; infine, la proposta Boeri di passaggio al contributivo pieno, per liberare risorse da reinvestire in altri ambiti della previdenza. Il costo della Quota 97 è di 8,5 miliardi di euro, quello della Quota 100 è di 10 miliardi di euro, mentre il contributivo rappresenterebbe un modo per fare cassa, dunque per liberare fondi dalla previdenza.
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