Arriva come una doccia gelata la bocciatura da parte della BCE e dell'Unione Europea delle proposte di flessibilità in uscita per la riforma pensioni 2015: le ultime notizie rivelano come sia stato chiesto al governo Renzi di fare un passo indietro sulle riforme perché le previsioni sulle uscite dal sistema pensionistico non sono così ottimistiche come si può ritenere e dipendono da una rinnovato rilancio della produttività e dell'occupazione che non è assolutamente detto che avvenga in tempi brevi. Insomma, mentre in Italia ci si scontra sulle proposte: Boeri contro Damiano, e il governo Renzi che attende, l'Europa sembra indicare quale debba essere la strada: non toccare la riforma Fornero e proseguire sulla via delle riforme strutturali sul mercato del lavoro.

Ultime notizie 19-06 riforma pensioni 2015 governo Renzi

Si tratta di un vero e proprio bollettino, quello stilato dalla BCE, per mostrare come una riforma pensioni 2015 che abbia al centro la flessibilità in uscita comporti grandi rischi per la tenuta dei conti dell'Italia. Sembra un avvertimento per il governo Renzi a non proseguire sulla strada del superamento della legge Fornero. Le ultime notizie raccontano come l'Unione Europea si appoggi alle riflessioni di Tito Boeri dell'Inps, che, in un recente intervento, aveva affermato che i costi di una riforma del sistema pensionistico che prevedesse l'uscita anticipata presentavo un conto salatissimo alle casse dello Stato, circa 10 miliardi di euro.

La questione è affrontata in maniera molto decisa da Draghi e dalla BCE: i costi dell'invecchiamento della popolazione tenderanno ad aumentare e in molti paesi l'andamento della produttività e dell'occupazione non permettono investimenti per questo genere di riforme. L'Italia risulta essere uno dei paesi in cui l'occupazione è più bassa, così come la produttività del lavoro non subisce per il momento alcun rilancio.

Il governo Renzi e la riforma pensioni 2015: ultime notizie 19-06

Qualsiasi proposta di riforma Pensioni 2015 da parte del governo Renzi, prosegue il bollettino della BCE, deve analizzare con attenzione i dati dell'Ageing report, documento stilato dal Comitato di politica economica e dalla Commisione della UE: le proiezioni per cui le uscite dal mondo del lavoro siano in diminuzione non vuol dire che si possa agire in maniera così netta con una riforma che metta in discussione i principi di salvaguardia delle casse dello Stato.

Si tratterebbe del rischio di creare un buco miliardario che poi ricadrebbe sulle spalle delle future generazioni: il governo Renzi dovrebbe infatti prima affrontare un'altra questione urgente, quello del buco dell'Inps che, nei prossimi anni, è destinato a crescere: il passivo potrebbe arrivare nel 2023 a 56,5 miliardi di euro. Le ultime notizie e il messaggio della UE sono chiari: l'Italia spende troppo per la previdenza e il sottotesto del bollettino della BCE è che, invece, è necessario proseguire sulla via della razionalizzazione del sistema.

È tutto con le ultime notizie sulla riforma pensioni 2015 del governo Renzi. Per ricevere aggiornamenti, il consiglio è di cliccare su "Segui" in alto poco al di sopra del titolo dell'articolo.