Sono in molti a ritenere che esistano analogie tra Jobs Act e Buona Scuola. Tra questi troviamo anche Maurizio Landini che evoca il referendum congiunto dalle pagine de "Il manifesto", in un articolo a firma di Riccardo Chiari. Si affianca al pensiero di Francesco Scrima circa le conseguenze negative sui conti pubblici per via di una riforma che pensa solo a tagliare posti.

Il segretario della Cisl si riferisce in particolare a quel taglio dimenticato di 2000 unità tra gli Ata. Aumenta dunque la platea di propositori del referendum congiunto su Jobs Act e Buona Scuola dopo le esternazioni di Civati a margine della presentazione della nuova formazione politica Possibile.

Il Jobs Act della scuola

Per come è strutturata la Buona Scuola non è altro che un Jobs Act sul settore dell'istruzione. Le tutele crescenti del contratto di lavoro somigliano molto al piano triennale per i docenti immessi in ruolo. Non si tratta di assunzioni definitive ma di parcheggi temporanei, essendo sempre suscettibili di essere collocati fuori dal lavoro.

Nel primo caso attraverso risarcimenti conseguenti a licenziamenti collettivi e nel secondo attraverso la collocazione negli albi territoriali dalla quale potrebbe risultare difficile riemergere in conseguenza del potere discrezionale di chiamata affidato ai presidi. Questo è il concetto espresso da Maurizio Landini che assicura una campagna di ricorsi per gli iscritti Fiom Cgil.

Trovare soluzioni a leggi sbagliate

Occorre affrontare una seria discussione su come si possano cancellare leggi ingiuste, discriminatorie e palesemente anti democratiche come quelle sul lavoro e sulla scuola. Il leader della Fiom, attraverso questo concetto, apre al doppio referendum congiunto a tutela dei lavoratori tutti, che siano insegnanti piuttosto che metalmeccanici.

In questo si prenda ad esempio quanto avvenuto in Grecia, patria della democrazia. E mentre Landini parla, la macchina referendaria ha già acceso i suoi motori con i docenti che si mobilitano per la raccolta firme per il referendum abrogativo.